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Lavoratori dei Consorzi rifiuti e aree interne. La senatrice del Pd Susanna Camusso, ex segretario generale della Cgil, ha incontrato questo pomeriggio presso la sede del sindacato di via Bianchi i dipendenti dei Consorzi Rifiuti. L’occasione è stata quella di un confronto su un’annosa questione, quella dei dipendenti dei disciolti consorzi rifiuti: il sindacato e l’avvocato  Pasquale Biondi sono riusciti ad ottenere qualcosa di concreto dopo anni di speranze vane. Infatti i lavoratori iscritti a CGIL lo scorso marzo hanno ottenuto una sentenza storica dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo che ha condannato l’italia al risarcimento del danno per gli addetti.

Un risarcimento del danno che potrebbe restituire, insieme al denaro, anche quella dignità, quella speranza e la volontà di tornare ad una quotidianità dopo anni di illusione e porte sbattute in faccia. La senatrice, accompagnata dal segretario provinciale della Cgil,  Luciano Valle, e dal responsabile Fp Domenico Raffa, ha ricordato il lungo excursus di questi dipendenti: dai tendoni sotto la Rocca dei Rettori ad incatenarsi davanti la Prefettura a salire sui tetti di palazzi e addirittura sulla gru senza ottenere grandi risultati. Ora i dipendenti vogliono sapere perchè il governo italiano ancora non mette in esecuzione le decisioni di Strasburgo.

La svolta a marzo almeno dal punto di vista legale. La senatrice Camusso che ha sottolineato come faccia parte dell’opposizione e non vuole perder tempo per la prossima legge di Bilancio. “Interrogherò i Ministri competenti. Spero che anche i rappresentanti parlamentari di questo territorio firmino il mio ordine del giorno. Ci troviamo dinnanzi una violazione di un accordo “

Poi si è discusso di aree interne e la Camusso non è stata tenera con il Governo Meloni: ” Continuano a non essere sufficienti le infrastrutture. Capisco tutte le difficoltà. Venivo da un incontro a Caserta e con il segretario mi facevano notare come l’unica arteria percorribile fosse soltanto una per avere sbocco con territori confinanti. E’ un freno per ogni ipotesi di sviluppo e di crescita. Questa Regione è ricca di aree interne. Bisognerebbe avere collegamenti. Il Decreto Sud recentemente fatto approvare dal Governo è esattamente l’opposto di quello che si dovrebbe fare“.