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Si è tenuta questa mattina, dinanzi al Gip Perrotta, l’udienza di convalida relativa al ritrovamento di una borsa contenente due fucili – uno dei quali a canne mozze – e oltre 200 munizioni, scoperta nei giorni scorsi in un casolare abbandonato situato in contrada Epitaffio.

Secondo quanto riferito dagli indagati, assistiti dall’avvocato Michele Ciruolo, l’arma e le cartucce non sarebbero mai state nelle loro disponibilità: la donna ha raccontato di aver trovato casualmente la borsa in un terreno e di averla trasportata all’interno del casolare senza conoscerne il contenuto. I due hanno inoltre ammesso di essere consumatori abituali di droga, spiegando così la loro presenza sul posto. Una versione che hanno ulteriormente giustificato affermando di essersi fermati in quella zona soltanto per far fare un bagno in piscina a una bambina affidata alla donna. Il giudice, valutata la ricostruzione difensiva, ha optato per misure meno afflittive: per il 34enne è stato disposto l’obbligo di firma, mentre la donna è stata rimessa in libertà.