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di Alessandro Savoia

Arpaise (Bn) – Un progetto di grande prospettiva. Società giovane, squadra giovane e allenatore altrettanto giovane. L’Arpaise, compagine che, da neo promossa, naviga al centro classifica del girone B di Seconda categoria, è l’unico sodalizio ad aver puntato tutto sulla ‘linea verde’ per avviare un percorso che finora si sta rivelando produttivo e vincente. E’ iniziato tutto lo scorso anno, momento in cui il presidente Riccardo Pulcinaro decise di affidare la squadra nelle mani del giovane rampollo beneventano Francesco Giangregorio, che accettò la sfida, malgrado potesse dare ancora tanto in mezzo al campo. La scelta si rivelò azzeccata, poiché Giangregorio, non solo ha vinto il campionato di Terza categoria, ma ha anche dato un importante contribuito anche dal punto di vista organizzativo.

“E’ stato fatto un determinato lavoro, con serietà e massima umiltà – dice Giangregorio -, intraprendendo una strada che ci sta dando delle belle soddisfazioni. Potevo ancora giocare, ma la voglia di mettermi in gioco anche nel ruolo di allenatore è stata superiore. Ad Arpaise mi sono sentito di casa dal primo giorno, ho legato con tutto l’ambiente, il quale non finirò mai di ringraziare per l’accoglienza ricevuta e per come continua a trattarmi”.

Dicevamo dei giovani. Ebbene, l’Arpaise ha una rosa che di media si aggira intorno ai diciannove anni di età. “Non ho avuto nessun timore di affrontare questa avventura – aggiunge Giangregorio -, pur sapendo delle difficoltà che avrei incontrato. I ragazzi più esperti, quali il capitano Italo Pignatiello, Francesco Iazzetti e Pierpaolo Martone, con abnegazione e umiltà, mi stanno dando una grande mano anche sotto il profilo della gestione organizzativa. Lavoriamo tutti assieme con serietà e massimo impegno, dal riscaldamento all’allenamento, per il sottoscritto tutto deve avere una sua funzionalità. Non mi piace essere banale e scontato per i miei ragazzi, tanto è vero che mi documento continuamente per sperimentare nuove idee e soprattutto cerco sempre di rendere piacevole quello che andiamo a fare sul campo. Vogliamo crescere, dare continuità al progetto e in virtù di ciò reputo questo campionato molto fondamentale e altrettanto delicato per noi. Con questo metodo, infatti, stiamo costruendo l’Arpaise del futuro”.

E gli attestati di stima da parte degli avversari a Giangregorio e i suoi baby, per come fa esprimere la sua squadra, sono una prova dell’ottimo operato che il club sta sostenendo. Guarda caso, la vittoria ottenuta nell’ultimo turno contro il San Giorgio, ha messo in evidenza proprio i progressi di questo Arpaise. “In settimana abbiamo preparato la gara in un determinato modo – dice Giangregorio – e i ragazzi sono stati bravi ad interpretarla nei migliori dei modi. Spesso e volentieri lavoro solo con la palla, simulando sempre ciò che accade in partita. Con il San Giorgio è successo quello che avevamo preparato, poiché sapevamo che avrebbero giocato con un trequartista dietro i due attaccanti, e quindi abbiamo soffocato le loro fonti di gioco. Sono soddisfatto di questa vittoria e di quello che stiamo facendo, vincere in casa del San Giorgio, a cui rivolgo i miei complimenti per come siamo stati accolti, non è mai semplice. Questo successo deve essere un nuovo punto di partenza per questo Arpaise che come primo anno nella sua storia in questa categoria, deve soltanto pensare a fare bene e migliorarsi di partita dopo partita”.