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“Anche se sono trascorsi un bel po’ di anni da quando sono andato via, Apice continua ad essere la mia seconda casa. E’ un ambiente a cui sono rimasto molto legato, domenica però metterò da parte i sentimenti, perché il nostro unico obiettivo è portare via i tre punti”. Musica e parole di Pierpaolo Martone, da tre stagioni attaccante di sfondamento dell’Arpaise, una delle belle realtà del campionato di Seconda categoria, che domenica prossima per la prima volta sarà di scena, da ex, in quello che per sette anni è stato il suo habitat naturale.

“Ad Apice mi legano i ricordi più belli della mia attività agonistica – dice Martone -, e ancora oggi, a distanza di sette anni dalla mia ultima esperienza in quell’ambiente, mi sento spesso con la maggior parte dei miei compagni di avventura. Sono arrivato lì che avevo 14 anni , rimanendo per ben otto anni. Sono sicuro che domenica proverò delle bellissime sensazioni, sarà un’emozione particolare rimettere piede su quel campo. Il mio ricordo più bello? Il gol che feci al 90’ alla Virtus Goti che valse la permanenza in Prima categoria. Cannonata di Gianluca Saviano, respinta del portiere e tap-in vincente del sottoscritto”. Emozioni che al fischio d’inizio dovranno essere accantonate, poiché l’Arpaise, dopo l’anno di ‘rodaggio’ della scorsa stagione, quest’anno sembra che abbia intrapreso la strada giusta per disputare un campionato importante. Tanto è vero che la formazione del tecnico Francesco Giangregorio è seconda in classifica, a pari punti proprio con l’Apice, e con due lunghezze di ritardo dalla capolista Sporting Venticano.

“E’ uno scontro diretto che, vincendolo, potrebbe aprire scenari sempre più significanti per noi – dichiara Martone -, anche per questo è una gara che va affrontata con prudenza e con la massima determinazione. L’Apice è una squadra fortissima, con un tecnico esperto, quale Vetrone, e con una società giovane e ambiziosa. Conosco molto bene il presidente Felice Pepe, peraltro mio amico, e so che è stato avviato un nuovo ciclo con tutti i presupposti di ritornare ai fasti di un tempo. Insomma, non sarà per nulla facile così come non lo sarà per loro, visto che il ‘mio’ Arpaise ha le qualità e i mezzi per imporsi contro chiunque. Stiamo al secondo posto e naturalmente è giusto e doveroso nei confronti della nostra società provarci e credere di poter svolgere un campionato da vertice. Se esulto in caso di gol? Ne faccio così pochi di gol che se dovessi gonfiare la rete avversaria esulto eccome, gli amici di Apice capiranno il mio stato d’animo. Per l’Arpaise, per il mister, per la società e per i miei compagni di squadra, mi butterei anche nel fuoco”.

Alessandro Savoia