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Dal segretario provinciale della Fiom-Cgil Stefano Soreca.

La Fiom-Cgil Benevento è fortemente preoccupata relativamente alla vicenda che vede coinvolti i lavoratori della società ASEA, società che si occupa delle attività di gestione e
monitoraggio della diga di Campolattaro.
La società è stata chiamata in causa da un gruppo di lavoratori somministrati, i quali si occupavano di ispezioni e che dopo anni di prestazioni effettuate recriminavano la stabilizzazione della loro posizione lavorativa, ricorrendo alle vie legali, in quanto il rapporto di lavoro in somministrazione mascherava un a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato.
Ad oggi la controversia è arrivata ad un punto di non ritorno, in quanto le vicende legali sono giunte ad una sentenza del Tribunale che ha riconosciuto le istanze proposte dai lavoratori e condanna la società ASEA a pagare un risarcimento economico a gli stessi.
La Fiom-Cgil Benevento, tiene a precisare che la società in questione, rientra nella gestione dell’ Ente Provincia, la quale fin ora non si è mai preoccupata di risolvere le problematiche in essere, sia nelle attività di ordinaria gestione che in quelle di commissariamento della stessa, inoltre precisiamo che la vertenza dei somministrati si protrae da oltre otto anni.
L’ Azienda non dando esecuzione alle sentenze, è arrivata a farsi bloccare i conti correnti, è latitante e manifesta tutto il suo menefreghismo nei riguardi delle istituzioni in primis e dei lavoratori poi, ma fa di più non pagando gli stipendi a i propri dipendenti perché i conti correnti sono stati bloccati, scaricandosi di ogni responsabilità.
Per tanto la Fiom-Cgil insieme a i suoi iscritti dichiara lo stato di agitazione, riservandosi di mettere in campo azioni di protesta atte ad indurre i soggetti coinvolti, nello specifico il nuovo Presidente del CDA della società, appena insediatosi, il dott. Giovanni Mastrocinque ed il Direttore Generale della Provincia nonché Commissario Straordinario della gestione ASEA, il dott. Luigi Boccalone a farsi carico di quanto detto e determinare
una soluzione a questa vicenda, è impensabile immaginare di lasciare i lavoratori e le proprie famiglie senza reddito, visto il momento di estrema difficoltà sociale dovuta anche
all’ emergenza pandemica.