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Si è aperto oggi presso il Tribunale di Bologna il processo per i gravi episodi di danneggiamento e violenza privata avvenuti il 6 maggio 2023 ai danni del pullman del Benevento Calcio, di ritorno dalla trasferta contro il Cittadella. I cinque imputati — A.C. (40 anni), N.Z. (24 anni), G.V. (40 anni), G.S. (42 anni) e G.A. (33 anni), tutti di Benevento — sono difesi dagli avvocati Antonio Leone e Domenico Russo.

I fatti

Quel giorno si era disputata la partita Cittadella-Benevento, terminata 3-1 in favore dei veneti. La squadra giallorossa, insieme allo staff tecnico, viaggiava a bordo del pullman diretto a Benevento. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, durante il tragitto di ritorno — all’interno della galleria “Di Base” nel territorio di Castiglione dei Pepoli (Bologna) — il mezzo sarebbe stato circondato da alcuni minivan. Da quei veicoli, alcuni occupanti avrebbero colpito il pullman con spranghe di ferro, mandando in frantumi i vetri esterni e provocando momenti di grande paura tra i 35 passeggeri. Successivamente, secondo l’accusa, gli stessi aggressori si sarebbero posti di traverso sulla carreggiata, cercando di bloccare la corsa del bus. L’intervento tempestivo della Polizia Stradale evitò conseguenze più gravi, permettendo alla squadra di proseguire il viaggio sotto scorta fino a Benevento.

Le accuse e il processo

Agli imputati vengono contestati i reati di violenza privata aggravata, danneggiamento e violazione della legge sul corretto svolgimento delle manifestazioni sportive. Nei mesi scorsi, a loro carico, erano già stati disposti Daspo della durata tra 4 e 8 anni, con obbligo di firma.

Nella prima udienza odierna, il collegio giudicante ha avviato l’ascolto dei testimoni dell’accusa, chiamati a ricostruire i momenti concitati dell’agguato. Le prossime udienze saranno dedicate all’esame del materiale video, dei tracciati GPS dei minivan e alle testimonianze difensive.