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Benevento – “Non abbiamo commenti da fare in merito alle notizie di Stampa circa la salubrità dell’acqua erogazione nella città di Benevento”. È questa la risposta che il sindaco di Benevento, Clemente Mastella ha dato a chi chiedeva loro di rispondere alla nuova accusa lanciata da AltraBenevento circa la presunta presenza non solo del tetraclorietilene, come da originario allarme,  ma anche di un altro pericoloso inquinante, il triclorometano, nell’acqua che viene captata dai pozzi di Benevento. La questione per l’Arpac non si pone: “Per noi l’acqua è potabile”. La dichiarazione è venuta a margine di una riunione svoltasi a Palazzo Mosti e presieduta dal sindaco Clemente Mastella, con l’assessore al Bilancio Maria Carmela Serluca, per delineare un cronoprogramma per il trasferimento degli Uffici Arpac di Benevento presso la Spina Verde al Rione Libertà e risolvere la problematica inerente la fornitura elettrica a servizio della Mediateca della struttura. Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’Arpac e di E-Distribuzione, è stata individuata la soluzione che consentirà di utilizzare l’attuale cabina Enel, mediante la realizzazione di un’apposita rampa di accesso, senza più quindi la necessità di costruirne un’altra. Su esplicita richiesta avanzata dal sindaco Mastella, i rappresentanti di E-Distribuzione hanno infine dato piena disponibilità ad approntare, entro una settimana, una fornitura temporanea di energia in modo da consentire all’Arpac di avviare la sistemazione della nuova sede ed attivare il sistema di videosorveglianza dell’area. L’insediamento di questa sede di servizi pubblici nel popoloso quartiere è stata individuata quale risposta al vandalismo e alla distruzione di una struttura che peraltro è stata inaugurata appena due anni or sono. La scelta di Mastella è stata però al centro di contestazione  alcuni mesi fa da parte di chi ipotizzava soluzioni di utilizzo diverso della Spina. L’Arpac dovrebbe insediarsi con i suoi  circa 60 dipendenti contribuendo dunque a dare funzioni direzionale all’intero quartiere. Il primo cittadino ha chiarito: “Abbiamo finalmente risolto alcune incongruenze burocratiche e trovato un filo d’Arianna per uscire dall’imbuto. Ognuno avrà la sua responsabilità. La Regione dovrà darci l’ok nel più breve tempo possibile. E’ stata una riunione decisiva”.