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Ieri si è tenuta – presso il palazzo Paolo V – l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Benevento in merito alle criticità lavorative dell’ente. Una interessante discussione incentrata sulla mancata convocazione delle parti sindacali per la discussione del salario accessorio 2023 e sulle tante questioni irrisolte. 

L’assemblea, indetta da due sigle sindacali confederali – Fp Cgil e Cisl Fp – , è stata molto partecipata e ha toccato tutti i punti afferenti le richieste sindacali portate all’attenzione dell’amministrazione a partire dalla Peo 2022 (le progressioni economiche orizzontali) ancora non definita nonostante la lunga attesa in merito al completamento delle procedure.

Altre questioni trattate nella lunga assemblea, durata ben 4 ore, hanno riguardato la richiesta di accelerare sull’avvio della contrattazione e per applicare gli istituti contrattuali spettanti al personale dipendente e necessari per garantire il normale funzionamento della struttura amministrativa (trattamento accessorio fisso e ricorrente, indennità per specifiche responsabilità, performance…). 

L’assemblea ha chiesto ai sindacati di formalizzare le istanze portate alla luce durante il confronto ed in particolare di prevedere una procedura di assegnazione dei differenziali stipendiali, l’avvio di procedure di progressione tra le aree (cd verticalizzazioni sia ordinarie che in deroga), rivisitazione dell’orario di lavoro e di flessibilità (in modo da permettere la conciliazione tra vita e lavoro), smart working, buoni pasto oltre le limitazioni previste durante il periodo iniziale del dissesto e tante altre questioni lavorative.

Un altro pezzo importante affrontato in assemblea e prioritario rispetto alle rivendicazioni sindacali ha riguardato la necessità di riaprire le procedure di mobilità in uscita (dalla fine del 2021 è stata bloccata la mobilità dei dipendenti che aspirano a trasferimenti in altri enti di altri province o di altri comparti). Su tale questione, più volte, sono pervenute rassicurazioni che, però, non hanno trovato riscontro pratico.

Tante questioni hanno riguardato, poi, la organizzazione del lavoro ed è emerso una grande confusione in molti settori che si riverbera, non solo sul benessere organizzativo, ma sul servizio reso direttamente alla cittadinanza. Parliamo di settori importanti che riguardano per esempio il comparto della Polizia Municipale dove vengono segnalate molteplici criticità ad inziare da trasferimenti di personale operativo a ruoli amministrativi e ad una gestione poco lineare, denunciata già dai sindacati, ma che non riesce ad essere nemmeno affrontata in un confronto dedicato.

Infine l’assemblea si è concentrata rispetto alla carenza di personale del Comune. Gli effetti di oltre un decennio di blocco del turn-over, dei tetti di spesa, dei mancati rinnovi dei contratti, ci consegnano oggi un quadro drammatico in cui dal 2000 al 2020 sono diminuite di circa 400 unità i dipendenti comunali. Un problema grosso che mette in crisi l’accesso ai servizi pubblici comunali da parte dell’utenza creando notevole disagio (basti pensare alla mancanza degli operai per la manutenzione stradale, dell’edilizia scolastica ai servizi dedicati all’autenza).
Su tale aspetto è stata rimarcata l’importanza di nuove assunzioni e di stabilizzazione del personale precario, assunto con le procedure PNRR, che rappresenta un grande valore aggiunto per l’amministrazione.
Insomma, tante criticità sollevate e tante rivendicazioni rappresentate. Ora i sindacati chiederanno l’avvio immediato della contrattazione e del confronto rivolgendosi direttamente al sindaco Mastella e all’assessore Coppola avvertendo che, in caso di mancata convocazione entro 10 giorni, avvieranno le azioni sindacali susseguenti a partire dall’attivazione dello stato di agitazione e dall’avvio dei presidi dinanzi alle sedi comunali.