- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa redatta da alcuni ausiliari dell’ospedale San Pio di Benevento.
 
“In questo periodo di emergenza legato alla problematica del Covid-19, non possiamo non dare voce a chi chiede ascolto. 
 
E’ da mesi, oramai, che gli Ausiliari dell’ospedale Rummo di Benevento, gran parte dei quali aventi la qualifica di Operatore Socio Sanitario, sono sull’orlo del licenziamento, e il loro grido di protesta viene tarpato silenziosamente e continuamente. 
 
In questo clima di pericolo epidemiologico dove i giornali parlano di assunzioni del personale sanitario, dove si parla di potenziamento dei reparti ospedalieri, dove si parla di aiuti da parte di personale medico e infermieristico proveniente dagli altri Stati; non si parla, purtroppo, anche di questa categoria di lavoratori, che molto spesso viene posta ai margini della vita ospedaliera. 
 
Ma sono persone normali, padri e madri di famiglia, giovani, che con grande responsabilità lavorano in silenzio rispettando tutte le procedure, le direttive, i protocolli, ma pur convivendo con la paura di un possibile contagio. Una categoria di lavoratori costantemente denigrata e sempre a rischio licenziamento.
 
Sanno di non essere infermieri e forse per tale ragione vengono messi in secondo piano, ma il loro lavoro lo portano avanti con grande professionalità, con il cuore, con dignità sacrificandosi fisicamente e mentalmente. Spesso svolgono anche compiti che non gli spettano, ma non si sono mai opposti alle disposizioni  ricevute quotidianamente. Stress fisici e mentali sono all’ordine del giorno, ma non lo dimostrano perché dentro di loro la voglia di lavorare è tanta. A tutt’oggi nessun incontro, nessuna ipotetica soluzione, nessuna certezza sul loro futuro.  
 
Un appello, questo, che va al Direttore Generale della nota azienda ospedaliera, Dr.Mario Nicola Vittorio Ferrante, di rivedere i piani di assunzione dei prossimi mesi. 
 
Vogliono solo essere ascoltati.  
 
Confidiamo nella buona volontà del Direttore Generale di rivedere le sue posizioni, considerando soprattutto il periodo di emergenza cui stiamo vivendo e la necessità, quindi, di usufruire di quante più figure socio-sanitarie possibili”.