Sono destinate a fare molto rumore anche nel futuro prossimo le parole pronunciate da Gaetano Auteri durante la trasmissione Ottogol in onda su Ottochannel. Nella sua lunghissima carriera che lo ha visto vincere diversi campionati in serie C, il tecnico di Floridia non si è mai nascosto assumendosi sempre le sue responsabilità. L’eliminazione dai playoff con un indecente 5-1 casalingo non poteva rimanere il suo ultimo contatto con la tifoseria giallorossa, motivo per il quale Auteri non si è affatto sottratto alle domande ripercorrendo i mesi della sua difficile permanenza nel Sannio. Tutto è filato più che liscio fino a dicembre quando la squadra è entrata in una spirale negativa poi esplosa nel girone di ritorno.
“Il gruppo – ha detto – non ha dato sempre tutto. Quando l’unione di intenti si è rotta per mille motivi sono iniziati i problemi. L’epilogo della stagione è giusto. Non serve parlare della partita. Ad un certo punto non c’è stato più rispetto per la maglia e unità di intenti”. Ma non è certo finita qui: “Mi hanno riferito – ha aggiunto Auteri – che qualcuno ha festeggiato il mio esonero. Non ci volevo credere e ritengo che questa la dice lunga”. Chiaro, poi, cosa è successo quando le cose hanno iniziato ad andare male: “In troppi hanno iniziato a inseguire solo gli obiettivi personali invece di mettersi a disposizione della squadra. Dopo il mio esonero ho anche pensato di prendere alcuni e metterli da parte, ma ho preferito desistere e coinvolgerli tutti. L’epilogo finale è giusto. Si è persa la sacralità del campo”. Futuro?: “Sto pensando di dare l’esempio. Se la società vuole sono pronto a rescindere immediatamente. Nella vita prima dei soldi bisogna ricordarsi dei doveri. Vorrei che questo fosse di esempio a chi ha chiaramente dimostrato che qui non sta bene. Restare ancora in giallorosso? Ho due risposte: una di istinto e una con la ragione. Ho un ottimo rapporto con Vigorito ma il lavoro è un’altra cosa. Stimo il presidente per i suoi valori”.
Parole e musica di Gaetano Auteri, che ci ha messo la faccia a differenza di altre componenti della società che per ora hanno preferito rimanere in colpevole silenzio. Cosa è successo negli ultimi mesi, come spiegato da Auteri, appare chiarissimo e sembra altrettanto difficile comprendere come sia stato possibile arrivare a tutto questo perché altre figure societarie, direttore tecnico in primis, avrebbero dovuto fare la voce grossa con i calciatori a tempo debito invece di esonerare Auteri che non era certo il problema (o almeno non il solo) della crisi di risultati che ha iniziato ad avere il Benevento già a dicembre. Il tecnico di Floridia, da uomo tutto di un pezzo, ha detto di essere disponibile subito a rescindere il proprio contratto che scade a giugno. Altri protagonisti del disastro degli ultimi mesi sono davvero disposti a seguire il suo esempio? Lo scopriremo solo vivendo.