- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Dibattito pubblico questo pomeriggio, alla Biblioteca Provinciale di Benevento, sul Disegno di Legge, in via di approvazione in Parlamento, relativo all’autonomia differenziata e alle ricadute che essa avrà sui nostri territori.  Durante il dibattito sono intervenuti il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il primo cittadino di Molinara, Giuseppe Addabbo, Giovanni Pagano – Federazione del Sociale Unione Sindacale di Base e il Direttore Generale Asl Benevento Franklin Picker.

Proprio il direttore dell’Asl spiega le possibili conseguenze nefaste di questo provvedimento sulla sanità, settore già penalizzato negli ultimi anni: “Con l’autonomia differenziata si accentueranno gli effetti devastanti sulla sanità già messa in difficoltà dalla modifica del titolo V della Costituzione, con l’autonomia dei sistemi sanitari delle Regioni. Da questo deriva una differenza enorme tra i sistemi sanitari regionali di questo Paese anche perché è venuta meno una equa ripartizione del fondo sanitario perché calibrato secondo criteri che penalizzano fortemente la Campania. Il motivo principale è che la nostra regione ha popolazione con l’età media più giovane e questo influisce sul finanziamento. Benevento, d’altro canto, ha la provincia con età media più alta e dunque esiste una contraddizione alla quale bisogna fare fronte. La classe politica  – ha concluso Pickerdeve assicurare a questa Regione una sanità al pari delle altre che sono privilegiate grazie ai criteri che sono stati prestabiliti.”

Passando sul fronte amministrativo, critico anche il giudizio del sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo: “Il mio giudizio è altamente negativo perché il Paese già vive una sorta di spaccatura tra il Nord e il Sud per le tante differenze economiche, sociali e amministrative. Andare ad approvare questa riforma significa frammentare ancora di più l’unità dell’Italia e mettere in crisi l’universalità dei servizi che sono un diritto per tutti i cittadini. I piccoli comuni e gli enti locali già vivono un momento difficoltà perché la riforma del Governo Monti, superando il fondo nazionale a favore di quello di solidarietà, ha messo in ginocchio economicamente gli enti locali. Molinara nel 2009-2010 prendeva 900mila euro ogni anno dal fondo nazionale, attualmente prendiamo 400mila euro e lo Stato si prende una gran parte”.