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Benevento – Alzi la mano chi non ha mai imprecato dopo aver visto quella bustina verde, nella cassetta della posta, su cui c’è scritto “contravvenzione”. Quella letterina che almeno una volta all’anno ti arriva anche se hai la macchina ferma, nel giardino, da due. Provi a non mettere la macchina in doppia fila, ad evitare le ZTL, a rispettare la striscia continua in autostrada. Ma se vivi nel Sannio e passi per la Caianello, primo o poi, mettila in conto. Nella cassetta della posta. Sarà capitato a tutti di attraversare la Telesina e frenare, di tanto in tanto, allo sguardo dell’occhio elettronico pronto ad attivare il flash. L’argomento è stato già trattato diverse volte ma la storia degli autovelox sulla Caianello non smette mai di sorprendere.

Strutture e impianti di proprietà di alcuni comuni, due in particolare, Paupisi e Puglianello, che con il loro impiantino, uno alto alto, che ti becca da una parte e dall’altra (Paupisi) e l’altro basso basso, ma che ti becca lo stesso, poco dopo Telese, in direzione Caianello (Puglianello) che ogni anno incassano, con le multe agli automobilisti, MILIONI di euro. Parliamo di due comuni con una popolazione tra i due e i cinquemila abitanti. Secondo il Siope, Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, in pratica un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’ISTAT, nel 2018 il Comune di Paupisi ha incassato, per proventi da multe e ammende la bellezza di 1 milione e 120mila euro. Tanto? Poco rispetto a Puglianello che nel 2018 registra, nella voce incassi, relativamente alla questione multe: 1 milione e 416 mila euro. Per farvi un esempio concreto un comune con lo stesso numero di abitanti, come San Salvatore Telesino nel 2018 ha incassato 3mila euro di multe. Paolisi, stesso numero di abitanti, 2mila euro di multe (e sono esempi). Ma quello che salta più agli occhi, in tal senso, è il confronto con la città capoluogo, Benevento. Nel 2018 incassati, secondo il Siope, 2mila e 956 euro. In pratica ci troviamo di fronte ad una differenza, tra una citta di 60mila abitanti circa e un paesino di 5 mila abitanti circa, di 1 milione e 413mila euro. Più che differenza la definirei: abisso.

Gli autovelox in questione, da cui siamo sicuri derivi il 99,99 percento di questi importi, sono posizionati sulla Caianello. Esatto, quella strada di fondamentale importanza, che collega la Puglia al centro Italia, attraversata da migliaia di automobilisti ogni giorno, su cui si sono riempiti la bocca decine di politici, in attesa di un raddoppio lento tanto quanto il limite di velocità imposto sulla stessa strada. Ed in condizioni pessime. Su cui negli ultimi anni si sono registrati decine di morti.

E come vengono utilizzati questi soldi?

Da quanto si legge nella norma, di queste somme complessive c’è un 50% di libera disposizione dell’Ente locale che lo ha incassato (cioè il comune che si è preso i soldi delle multe intascati sulla Caianello – cioè possono farci quello che cacchio vogliono) e un altro 50% che è invece vincolato per legge a determinati usi: interventi di sostituzione, di ammodernamento della segnaletica delle strade (si ma dei comuni che hanno intascato e non della Caianello da cui derivano i soldi), per l’accertamento dell’attività di controllo delle violazioni (pure) oppure per il miglioramento delle strade (si ma dei comuni che hanno intascato e non della Caianello da cui derivano i soldi). In pratica è come se vai a mangiare in una trattoria, consumi, bevi, prendi pure il dolce e poi ti arriva, a casa, il conto del ristorante di fronte che ne trae esclusivo vantaggio: non ha usato i prodotti, non li ha venduti ma ha intascato. E poi con quei soldi fa ciò che prevede la legge, certo, ma non per il ristorante, pardon l’arteria da cui quei soldi derivano.

E pensare che poche settimane fa, a settembre, il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Campese e il sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza, chiesero un incontro informale al Prefetto di Benevento, Francesco Cappetta, proponendo, magari, di attivare un autovelox a rotazione rispetto ai dieci attivi in 40 chilometri di strada. Per incentivare il turismo, per non scoraggiare le persone a raggiungere il Sannio, per evitare che i cittadini, quelli più distratti (ma non fate i fenomeni perché prima o poi, una multa, capita a tutti) dovessero pagare sanzioni salate per un tratto di strada già dismesso e sui bisognerebbe intervenire. Su questa direzione potrebbe, il Prefetto, intervenire. Capire e trovare soluzioni.

Nel frattempo continuiamo a scartare quella letterina verde, e corriamo, si questa volta, perché abbiamo cinque giorni di tempo, almeno, per pagare di meno.

A.F.