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“Ho partecipato in Regione Campania agli Stati Generali dell’Infanzia ed Adolescenza. 5 focus sul mondo dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in occasione dei 30 anni della Convenzione ONU di New York del 1989 sui Diritti del Fanciullo ratificata in Italia e da altri 196 Paesi al mondo.Ma soprattutto, l’occasione, colta da Giuseppe Scialla, Garante dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Campania,per mettere intorno ad un tavolo tutti i garanti italiani e la Garante Nazionale, Filomena Albano. All’attenzione punti importantissimi di discussione e riflessione che hanno evidenziato non solo la necessità del confronto tra le varie esperienze e lo stato dell’arte in tema di minori, ma anche quanto siano determinanti a livello territoriale delle adeguate politiche sociali. Politiche che, rimandano inevitabilmente, al ruolo delle Istituzioni.

Contrastare, Condividere, Curare. Purtroppo il destino di un bambino/ragazzo, dipende dal CAP.E la riflessione oggetto di questa noto, anche in occasione della Giornata Mondiale del Bambino, che si celebra il 20 novembre, nasce proprio dal fatto che, nemmeno il nostro CAP è immune da deficienze e vera e propria inattività in questo importante settore. E se è vero che le Istituzioni territoriali possono fare molto, a Benevento manca assolutamente una politica sociale attenta ai minori, alle famiglie, alla dispersione scolastica, alla sicurezza dei minori in senso lato, alla redazione di una banca dati su minori a rischio, in famiglie fragili e un report sulle case famiglia. Sono queste ultime meri parcheggi fonte di lauti guadagni per chi le gestisce o operano per un recupero e conseguente inserimento nella società del minore, una volta raggiunta la maggiore età? Insomma una vera e propria latitanza e una vera e propria assenza sull’argomento, che trova a Benevento qualche riscontro oggettivo e concreto, solo nell’attenzione che, nell’ultimo anno, sta prestando la Prefettura, sotto l’egida di Francesco Antonio Cappetta. Per il resto, con le politiche sociali, in materia di minori, i siamo all’anno zero. E non solo per quanto concerne l’amministrazione attiva, completamente assente, sia per l’assessorato al ramo, per le Pari Opportunità e per la neo insediata Consulta delle Donne, ma anche per una opposizione che, sull’argomento, non ha speso mai una parola. E, se possiamo indulgere per le consigliere comunali neofite, non possiamo transigere su consigliere comunali che, rivestendo anche ruolo e funzione, ad esempio avendo avuto in passato delega alle Pari Opportunità, e presenti per un decennio in consiglio, vedi Floriana Fioretti, non hanno mai speso una parola sull’argomento, ne uno straccio di progettualità o oggi all’opposizione, una proposta alternativa ad una maggioranza di cui sopra.  Insomma siamo davvero messi male, eppure un contesto che pensa al minore è un contesto che pensa e programma il proprio futuro.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”.(Antoine de Saint-Exupéry)”