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La Rete Ferroviaria Italiana Spa, da ieri mattina, con il passaggio del primo treno, ha rimosso il penultimo dei nodi ferroviari della dorsale Adriatica con il completamento della “Galleria dei Frentani” che permette, affiancando la “Galleria Cimitero”, il raddoppio del tracciato ferroviario nel tratto a nord della Stazione di Ortona, in provincia di Chieti.

Un importante e imponente progetto ingegneristico realizzato dall’Impresa Generali di Costruzione beneventana Sicurbau s.r.l., del Gruppo Rillo, con l’affidamento dei lavori in secondo riappalto (terzo appalto) da parte di R.F.I. S.p.A. nell’anno 2012, mediante lo scavo di una galleria mista, naturale ed artificiale, di circa 500 metri, parallela a quella sino ad oggi in uso, realizzata nel 1800.

L’opera è stata portata a temine nonostante le difficoltà incontrate per le criticità geologiche, orografiche ed idrogeologiche del versante franoso sottostante la città di Ortona, la presenza di numerose strutture come la scuola e l’antico castello aragonese e la criticità operativa rappresentata dalla vicinanza della storica “Galleria Cimitero”, in esercizio, problemi risolti soprattutto grazie al contributo degli uffici tecnici della Sicurbau.

La realizzazione della “Galleria dei Frentani”, così come tutte le nuove opere realizzate negli ultimi anni sulla Direttrice Adriatica finalizzate al potenziamento e velocizzazione della Direttrice da Bologna a Bari, completa il raddoppio del tracciato ferroviario da Bologna a Termoli, rimuovendo la strozzatura del semplice binario tra le stazioni di Ortona e Francavilla al Mare e permette la circolazione su carri ferroviari a piano ribassato, delle famose “Autostrade viaggianti”, così da non presentare nessun limite di capacità e di circolazione, favorendo una circolazione ferroviaria senza più “ostacoli”.

Con l’apertura del raddoppio del tratto ferroviario fra Ortona e Francavilla, da tempo atteso, ne beneficerà tutta la circolazione su rotaia, ma principalmente la percorrenza del transito merci sulla dorsale Adriatica ormai da tempo individuata quale corsia preferenziale rispetto alla direttrice Tirrenica. Da ieri dunque l’ultimo nodo rimasto in relazione al raddoppio ferroviario fra Bologna e Bari è rappresentato dal tratto Termoli – Lesina, per il quale il Ministero dei Trasporti è impegnato a risolvere conflitti con gli enti locali.

Una soddisfazione enorme, inevitabilmente, per l’azienda sannita che ha contribuito, ancora una volta, a migliorare la circolazione nel nostro Paese, in luoghi fin ora difficili da raggiungere, con il proprio lavoro e con l’efficienza dei tecnici mediante tecnologie all’avanguardia che la rendono oggi una delle aziende, del settore, più importanti d’Europa.