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Torna a farsi sentire Antonio Del Mese, candidato sindaco a Benevento per “Azione”. Con una nota stampa, Del Mese invita i beneventani a compiere una “rivoluzione politica e istituzionale”:

“Da giorni i partiti si combattono a suon di liste, una sorta di grande rete a strascico pronta a raccogliere voti di destra se si è di sinistra, di sinistra se si è di destra.
Candidati transitati da uno schieramento all’altro, dalla maggioranza all’opposizione, per presentarsi nuovamente alla Città con la soluzione in “tasca” per tutti i problemi.
Niente di più contrario al vero.
In questa estate, minacciata dalla quarta ondata COVID, i partiti fingono di svolgere una
funzione etica, di guida morale o di indirizzo dell’interesse pubblico, si arrogano un ruolo e
competenze che non hanno.
È un antico vizio della politica beneventana, di una Città dove i partiti si occupano di tutto ma si preoccupano solo di piazzare bandierine.
Benevento, subalterna e senza identità, rappresenta quell’Italia che rincorre, che arranca,
dove impera il nascondimento, la chiusura relazionale, dove l’elettore è timoroso di esprimere la propria posizione: un silenzio di compromesso.
Abbiamo lasciato spazio ad una politica vuota ed inconsistente che ci ha rubato la libertà di
esprimerci.
È arrivato il momento di una scelta coraggiosa.
Il piano del Recovery non sarà rinviato e i tempi per riorganizzare la macchina amministrativa stringono.
Il centrodestra è imploso, nel centrosinistra a trazione cinquestelle non va meglio e nel “centro del mondo Mastella” tutto prosegue, serenamente, nel solco della tradizione.
Da questa situazione potrebbe derivare, finalmente, una ristrutturazione generale dell’offerta politica che, indirizzata verso la competenza, la concretezza e la legalità, in Azione troverebbe il suo naturale approdo.
Una Città non dotata di una classe dirigente politica all’altezza delle necessità, non rialzerà
mai la testa. Azione è il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica. L’Italia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti.
Abbiate il coraggio di cambiare, partecipate al mio progetto, venite in Azione e diamo un
preciso segnale alla nostra città: l’astensionismo si può battere”.