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Benevento – Il Benevento vede avvicinarsi una beffarda retrocessione in serie B. I giallorossi perdono lo scontro diretto con il Cagliari e adesso dovranno recuperare quattro punti allo Spezia (avanti negli scontri diretti) in sole tre giornate. Una partita che la Strega non avrebbe meritato di perdere ma nel finale di stagione contano i punti e la formazione di Semplici ne porta a casa tre fondamentali per blindare la permanenza nel massimo campionato. Ora servirà solo un miracolo e mercoledì si va a Bergamo contro un’Atalanta scatenata e in piena corsa Champions League.

La partita – Formazioni confermate per i due tecnici. Inzaghi torna al 4-3-2-1 rilanciando Schiattarella dal primo minuto e affidandosi a Lapadula in attacco. Semplici ripropone Marin e Joao Pedro dal primo minuto nel 3-4-1-2 che prevede Nainggolan nella posizione di trequartisti.

Solito approccio pigro alla partita da parte del Benevento. Passano appena 53 secondi dal fischio di inizio e il Cagliari è in vantaggio. Angolo di Marin, scambio con Nainggolan e palla a rimorchio per Lygiannis, sinistro morbido che si infila all’angolino alto con Montipò immobile. L’ennesima doccia gelata per la Strega che reagisce al minuto numero dieci con un sinistro di Barba, Cragno blocca in due tempi. La formazione di Inzaghi è viva e uno svarione di Ceppitelli le permette di tornare in partita. Caprari intercetta il passa del difensore e manda in porta Lapadula, tocco sotto per superare Cragno in uscita e riportare il match in parità. Il gol permette al Benevento di prendere in mano le redini del gioco e sul sinistro in corsa di Caprari su assist di Lapadula l’intervento di Cragno è determinante. L’ex di giornata è ancora decisivo sulla gira tra di testa di Schiattarella su punizione di Caprari, palla alzata oltre la trasversale e padroni di casa a un passo dal vantaggio. Il duello si ripete sul finale di primo tempo, traversone di Depaoli, incornata di Caprari e respinta di Cragno.

Semplici prova a sfruttare l’intervallo per operare degli accorgimenti. Il Cagliari si sistema a quattro in difesa con l’ingresso di Zappa per Carboni. Dopo un quarto d’ora di ribaltamenti di fronte ma con poche emozioni, l’azione decisiva arriva proprio dall’out destro. Zappa manda Nantes sul fondo, traversone per la testa di Pavoletti che stacca indisturbato tra Depaoli e Glik. Stacco vincente e Cagliari in vantaggio nel momento di maggiore difficoltà. Sopra di una rete e con la salvezza a un passo, la compagine sarda bada ad amministrare. Una tattica che rischia di essere pagata a caro prezzo. Al 40’ contatto tra Asamoah e Viola, Doveri concede il calcio di rigore poi cancellato dal var tra le proteste del Benevento. Saltano i nervi alla Strega che in pieno recupero incassa la terza rete. Nandez non si accontenta di portare palla alla bandierina, salta Barba e offre a Joao Pedro un pallone da spingere in rete. E’ l’episodio che fa calare il sipario sulla partita e, probabilmente, sulla serie A del Benevento.

Benevento-Cagliari 1-3

Reti: 1’pt Lykogiannis, 16’pt Lapadula, 18’st Pavoletti, 48’st Joao Pedro

Benevento (4-3-2-1): Montipò; Depaoli (26’st Letizia), Glik, Caldirola, Barba; Ionita, Schiattarella (21’st Viola), Hetemaj (26’st Improta); Caprari (31’st Di Serio), Insigne (21’st Gaich); Lapadula. A disp.: Manfredini, Lucatelli, Tello, Tuia, Dabo, Sanogo, Pastina. All.: Filippo Inzaghi

Cagliari (3-4-1-2): Cragno; Carboni (1’st Zappa), Godin, Ceppitelli; Nandez, Deiola (43’st Duncan), Marin (43’st Rugani), Lykogiannis (31’st Asamoah); Nainggolan; Joao Pedro, Pavoletti (49’st Cerri). A disp.: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Simeone, Klavan, Calabresi, Walukiewicz. All.: Leonardo Semplici

Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1

Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Alberto Tegoni di Milano

IV uomo: Ivano Pezzuto di Lecce

Var (AVar): Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo (Nicola Carbone di Torino)

Ammoniti: Schiattarella, Tello per il Benevento, Pavoletti, Deiola per il Cagliari

Espulsi:

Note – Recupero: 2’pt, 5’st