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Benevento – Nemmeno un Bright Gyamfi in versione “Franco Baresi“, come lo ha etichettato Pippo Inzaghi dopo l’eccellente prestazione con il Crotone, è riuscito a scalfire la titolarità di Luca Caldirola. Espletato il turno di riposo forzato, a causa del cartellino rosso rimediato nel derby con la Juve Stabia, a Venezia il mancino di Desio ha ripreso regolarmente posto al centro della difesa del Benevento, come era sempre stato dall’inizio della stagione. Un punto fermo per Inzaghi e un punto di riferimento per i compagni, Caldirola è diventato in poco tempo uno dei beniamini dei tifosi, vincendo e cancellando lo scetticismo, dovuto alla tenuta fisica, che ne aveva accompagnato l’approdo nel Sannio. Lo ha fatto a suon di buone prestazioni, convincendo subito la società a far valere la clausola presente nel contratto, utile ad estendere l’iniziale accordo di sei mesi.

A Venezia ha collezionato la sua trentesima apparizione con la maglia della Strega. Ventisette i gettoni nel campionato di serie B tra la passata stagione e quella attuale, due negli sfortunati play off persi contro il Cittadella e una in Coppa Italia contro il Monza. Trenta apparizioni con addosso la divisa giallorossa, quella scelta per il ritorno in Italia dopo sette anni e mezzo trascorsi in Germania. Un piccolo traguardo, festeggiato nel migliore dei modi con il gol che ha permesso al Benevento di raddoppiare al “Penzo” e di mettere in cassaforte altri tre punti. Si è trattato del quarto sigillo con la Strega per Caldirola, a segno per la prima volta quest’anno. Gli altri tre gol sono tutti datati 2018/19, uno score inaugurato al “Curi” contro il Perugia e accresciuto al “Ciro Vigorito” nelle sfide con Cosenza e Padova. Da una veneta all’altra, per riprendere un cammino da “trenta e lode“.