Priorità a direttore sportivo e allenatore in casa giallorossa dove sta proseguendo il casting per mettere i primi due tasselli nell’organigramma del Benevento. Con Carli e Auteri ancora in bilico e non sicuri di rimanere ancora nel Sannio, la Strega si sta guardando intorno per gettare le basi per il futuro prossimo che dovrebbe vedere ancora i giovani al centro del progetto, ma questa volta con l’aggiunta di un numero più importante di calciatori esperti e con alle spalle tante partite sui campi “polverosi” della terza serie. Precedenza, come detto, a riempire quanto prima le due caselle ancora vuote di diesse e allenatore anche se le quotazioni di Carli e Auteri sembrano in netto rialzo dopo l’iniziale intenzione di voltare del tutto pagina. Poi, dopo la scelta di queste due figure chiave, inevitabilmente bisognerà operare a piene mani sulla rosa per un mercato che si preannuncia pieno di difficoltà in primis in uscita.
Il repulisti che ha in mente la dirigenza, infatti, dovrà fare i conti con una lunga serie di contratti che nel migliore dei casi scadranno a giugno 2026 obbligando il Benevento ad essere costretto a mettere mano al portafoglio attraverso un incentivo all’esodo se questi calciatori non riusciranno ad accasarsi altrove, ipotesi tutt’altro che remota considerando le cifre che percepiscono nel Sannio e che difficilmente strapperebbero da altre parti. E’ vero che la società ha fatto chiaramente intendere che sono tanti a non rientrare nel progetto. In casi simili, però, “carta canta” ed in forza di un contratto non sarà affatto semplice gestire queste situazioni perché nessuno dei possibili epurati sarà disposto probabilmente a rinunciare a nulla in termini economici, soprattutto dopo lo strappo avvenuto con la scelta delle ferie forzate imposte a 15 elementi della rosa che sembrano i maggiori indiziati ad essere messi alla porta.
Solo qualche mese fa Vigorito ha ribadito che l’unica strada per un calcio sostenibile è quella di valorizzare i giovani (possibilmente della cantera) affiancandoli, però, ad atleti esperti e capaci di tenere botta negli inevitabili periodi di crisi che caratterizzano il processo di crescita dei millenials. Il girone C, in particolare, alla lunga concede pochissime speranze a quelle squadre che difettano nello spirito battagliero che solo calciatori con esperienza possono fornire. La priorità per il futuro è quella di non ripetere gli errori del passato perché non è certo un caso che da gennaio in poi, quando le cose hanno iniziato ad andare a dir poco male, proprio l’assenza di senatori di peso e un capitano capace di imporsi nello spogliatoio sono stati i due fattori che hanno alimentato il disastro avvenuto nel girone di ritorno quando (Auteri docet LEGGI QUI) ognuno è andato avanti per conto suo cancellando quanto di buono si era visto fino a dicembre. Proprio l’individuazione sul mercato di una figura forte alla quale affidare la fascia appare uno dei primi passi sui quali costruire il Benevento che verrà. Uno di quei calciatori capace di avere il polso dello spogliatoio anche senza proferire una sola parola perché da troppo tempo ai giallorossi, prima delle capacità tecnico-tattiche in campo, stanno mancando gli uomini in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo.