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C’è spazio anche per parlare di quanto accaduto nel post partita di Benevento nella conferenza stampa di Ezio Capuano, prima della trasferta col Monterosi. L’allenatore rossoblù racconta la sua verità, omettendo qualche piccolo dettaglio, come quello di essere arrivato in sala stampa ed essere poi “dirottato” in altri ambienti per parlare con canali ufficiali ed emittenti locali. A quel punto, Matteo Andreoletti ha iniziato la sua di conferenza stampa e dover parlare mentre un collega, tornato nel frattempo, sbruffava e strillava non sarà stato certamente piacevole.

Queste le parole di Capuano: “Io sono una persona educata, chi lo ha scritto è un maleducato. Non so neanche chi lo ha scritto perché non leggo. Sono stato trentasei minuti ad aspettare per entrare in conferenza stampa, da quando faccio questo mestiere, tutte le partite che ho giocato in casa, non sono andato mai per primo ma sempre per secondo, soprattutto quando ci sono quattro ore di pullman da fare. Non è una questione di se vinci o se perdi, ero li ad aspettare ma se lo fai per dieci, venti, trenta e quaranta minuti è anche giusto andare via, dopo che avevo già parlato, le mie dichiarazioni le avete lette. Se a Benevento o a Madrid pensano che uno possa essere alle loro dipendenze o può aspettare, secondo me chi lo ha detto è un maleducato e non conosce il valore della parola educazione. In tutte le categorie, da quando faccio l’allenatore, a parlare va sempre prima l’allenatore ospite, anche per un fatto di cortesia perché ci sono cinque ore di pullman. Sono stato lì con le braccia conserte ad aspettare per trentasei minuti, se poi devo aspettare per un’ora e quaranta allora hanno sbagliato. Senza nessuna polemica“.