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Chi non se la sente di sposare il nuovo corso lo dica ora. In caso contrario può accomodarsi all’uscita. È più o meno questa l’aria che tira dalle parti del “Ciro Vigorito” dove tutti sono in discussione, nessuno escluso. La comfort zone degli ultimi anni del quale troppi calciatori e dirigenti hanno approfittato, almeno nelle intenzioni dovrebbe essere un lontano ricordo perché il presidente Vigorito pare intenzionato a cambiare del tutto l’approccio. Stop ai ritiri nei resort a 5 stelle e una bella sforbiciata anche ad uno staff da fare invidia a squadre di serie superiore. Alla fine, i fatti del recente passato hanno dimostrato che in serie C la vera cosa che conta è la voglia di spendere fino all’ultima goccia di sudore e avere una rosa che si getterebbe anche ‘nel fuoco’ per seguire il suo allenatore soddisfando proprietà e piazza. Quindi, si cambia e per chi non è disposto ad accettare il nuovo corso, come ad X Factor ci sarà il pollice verso ad indicargli l’uscita.

L’incontro di ieri che avrebbe dovuto sancire in maniera ufficiale la permanenza di Carli (contratto in scadenza giugno 2026) e Auteri, con la conseguente firma sul nuovo accordo con Don Gaetano che ha il contratto che termina il 30 giugno alla fine è saltato per impegni pregressi del presidente Vigorito. Una nuovo summit sarà calendarizzato a stretto giro, ma non sarà una trattativa. Prendere o lasciare in base al progetto stilato dalla società che prevede una quantità industriale di calciatori in uscita e un casting in entrata non basato sul curriculum ma sulla voglia di dare tutto in campo e fuori rispettando i ruoli. Sempre con i giovani al centro del villaggio e anche in questo senso sono in corso una serie di valutazioni su chi confermare o meno. 

Il ritiro, a differenza di quanto accaduto nel recente passato, dovrebbe avere come base logistica la struttura alberghiera di Venticano dove il Benevento trascorre la vigilia della partite e l’Imbriani come quartier generale. Una scelta di buon senso perché se l’alternativa era quella di andare al ‘Mancini’ di Roma con le temperature torride della capitale e la necessità di spostare lì tutte le attrezzature, tanto vale rimanere in casa propria e allenarsi sul manto erboso perfetto dell’impianto sannita. Con i tempi così stretti, poi, non sarebbe facile trovare in montagna una struttura adeguata. Manca ancora l’ufficialità di questa scelta, ma tutto lascia credere che la soluzione sarà questa. 

Vigorito, poi sarebbe orientato ad inserire nello staff un team manager che faccia da tramite tra società e squadra. L’identikit dovrebbe essere quello di un ex giallorosso dal temperamento molto forte e che nella sua esperienza nel Sannio ha lasciato un ottimo ricordo.