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Su quanto verificatosi al carcere di Benevento nei giorni scorsi (leggi qui), e in replica alla nota stampa inviata dalla Cgil e firmata da Pompeo Taddeo e Giannaserena Franzè (leggi qui), a prendere la parola è il direttore della Casa Circondariale, Gianfranco Marcello. Che spiega:

Dà fastidio leggere di impegni non mantenuti quando la realtà dei fatti è completamente diversa. E questo perché quel che mi ero impegnato a fare l’ho fatto, inviando il detenuto all’ospedale Rummo per il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Dopo alcune ore, dal Rummo hanno deciso di rimandare in carcere il detenuto ed è questa una scelta che compete all’ospedale e non, come evidente, al direttore della Casa Circondariale”.

Inoltre, – aggiunge ancora Marcello – voglio ricordare che il reparto psichiatrico è gestito dall’Asl, al quale abbiamo dato in locazione gratuita lo stabile, e il personale della polizia penitenziaria interviene soltanto nei casi di bisogno. Faccio queste precisazioni non per polemizzare ma perché ritengo giusto fornire ai lettori e all’opinione pubblica le giuste informazioni, considerato che si tratta di aspetti tecnici magari non a tutti noti. Con l’Asl, infatti, il rapporto di collaborazione è eccellente. Queste mie considerazioni, dunque, sono volte a tutelare l’impegno di chi lavora in maniera incredibile tutti i giorni e in condizione di grande stress”.