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Rischia un’antipatica coda giudiziaria la procedura che lo scorso luglio portava la Provincia di Benevento a individuare il nuovo Direttore Generale. L’esito, ricordiamolo, premiava l’avvocato Nicola Boccalone, preferito dal presidente Antonio Di Maria all’altra candidata, la dottoressa Giovanna Luciana.

Veniva escluso dalla corsa, invece, Gaetano Coccoli, professionista di Pompei che pure aveva risposto alla manifestazione di interesse promossa dall’Ente di piazza Castello: per la Commissione di valutazione non possedeva i requisiti di ammissibilità.

Un ‘niet’ non del tutto convincente per il diretto interessato. A inizio agosto, infatti, Coccoli presentava una richiesta di accesso agli atti. E la risposta giunta dai tecnici della Provincia – “tutta la documentazione è stata pubblicata sul sito nella sezione Bandi di corso” – neanche si rivelava utile a fugare tutti i dubbi dell’interessato. 

“La documentazione – ribatteva – non risulta essere completa”. “L’accesso gli atti – aggiungeva Coccoli – era richiesto in considerazione della circostanza che è interesse dell’istante procedere all’esame della documentazione (domande con relativi allegati, verbali della commissione di valutazione dell’ammissibilità delle domande) inerente la procedura onde estrarne copia e procedere ad eventuali impegnative in sede giurisdizionale, innanzi alle competenti autorità giudiziarie”.

Come finirà questa storia? Qualcosa lo capiremo a metà settembre, quando scadranno i termini concessi alla Provincia per rispondere all’istanza presentata da Coccoli. Qualora la Provincia decidesse di non spostarsi dalla posizione attuale (ovvero il richiamo a quanto pubblicato sul sito), il legale napoletano si dice pronto a ricorrere al Tar per ottenere quanto richiesto e valutare, carte in mano, se e come proseguire una partita che solo lo scorso 19 luglio avevamo dato per chiusa.