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Benevento – Dieci punti bruciati in diciannove gare. Tanti ne ha persi il Benevento dal Genoa rispetto alla partita di andata che vide i giallorossi vittoriosi al Vigorito grazie alle reti di Insigne e Sau. Quel ko portò tra l’altro i grifoni all’esonero di Rolando Maran, protagonista di un avvio di stagione tutt’altro che esaltante. 

Il Genoa nelle prime tredici giornate aveva conquistato soltanto 7 punti, dall’arrivo di Ballardini ne ha messi insieme ben 25, score che non vale attualmente la salvezza ma che fa risultare l’obiettivo ben più vicino. La situazione vede ora il Genoa a quota 32 e il Benevento a quota 30, distanziato di due lunghezze. All’epoca, dopo quel successo, erano però i giallorossi a vantare un vantaggio di ben 8 punti (15 contro 7). 

La grande rimonta del Genoa coincide con idee nuove e una solidità difensiva invidiabile. Nel giro di un girone i gol incassati sono stati ‘soltanto‘ 20, risultato da metà classifica. Ben diverso è il discorso del Benevento che proprio riguardo la vulnerabilità difensiva avrebbe molto da migliorare. I cinque gol subiti contro la Lazio portano il totale a 60, di cui 37 incassati proprio nelle ultime diciannove giornate, quasi il doppio rispetto alla squadra di Ballardini.

Simile invece il rendimento offensivo: 18 le reti siglate dal Benevento, 21 quelle del Genoa. Tra giallorossi e rossoblù, dunque, il differenziale da quel 20 dicembre si traduce in 10 punti. Un bottino che ‘balla‘, è il caso di dire, perché frutto di un’inversione generata proprio dal tecnico ravennate.