Tutto lascia credere che a parlare da qui in avanti potrebbero essere soprattutto le carte bollate tra il Benevento e i calciatori dopo quanto successo ieri con la società che ha deciso mettere in ferie un primo gruppo di atleti. Difficile risalire alla lista esatta perché in merito, anche per giuste ragioni di privacy vige riserbo, ma a quanto pare ne farebbero parte quegli elementi con il contratto in scadenza più quelli con accordi anche pluriennali che non rientrano ormai nel progetto giallorosso. A quanto pare, nonostante la pec inviata dal sodalizio di via Santa Colomba per comunicare l’inizio delle ferie, i calciatori si sarebbero ugualmente recati all’Antistadio Imbriani per allenarsi ma avrebbero trovato il netto rifiuto della società.
Lo scontro sembra solo alle schermaglie iniziali perché il Benevento ha fatto sapere che al termine del periodo di vacanza dovuto dal contratto, gli stessi calciatori dovranno tornare nel Sannio per riprendere gli allenamenti in vista del prossimo torneo. Il pessimo girone di ritorno con numeri da film horror e l’eliminazione dai playoff al primo turno con un cocente 5-1 casalingo non potevano rimanere senza conseguenze. Ad aggiungere altra (giusta) carne al fuoco anche le parole di Auteri che nelle settimane scorse aveva pronunciato frasi al vetriolo (LEGGI QUI) contro gran parte dei calciatori, ma quello che stona appare la tempistica dell’intervento attuato dalla società. Forse, con azioni forti già tra dicembre e gennaio quando è apparso chiaro che qualcosa non andava più nel verso giusto nella rosa, il destino di questa stagione poteva essere ben diverso ed ora si stava parlando di altro. Mettere in atto a campionato finito soluzioni così drastiche probabilmente rischia solo di rendere più difficoltoso ed economicamente impattante l’addio di quei calciatori che hanno dalla loro parte dei contratti firmati e che non svaniranno certo senza essere costretti a mettere mano in maniera pesante al portafoglio. Sul mercato, dopo le loro prestazioni negli ultimi sei mesi, non c’è certo la fila per tesserarli ed allo stesso tempo incombe l’avvio della programmazione del prossimo torneo. E’ chiaro che a staccare gli assegni è il presidente Vigorito ed ha tutto il diritto di fare valere le sue ragioni nei modi e nei tempi che ritiene opportuni, ma la sensazione è quella di aver chiuso il cancello quando i buoi sono già scappati.
Benevento, società-squadra: volano gli stracci, scontro sulle ferie