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Benevento – Nulla da temere per Fabio Caserta. Il suo Benevento sta dando segnali di crescita costante e mostrando idee in abbondanza. Quanto basta per tenere ben saldo il ruolo e scacciare il fantasma dell’esonero, il più temuto da qualsiasi allenatore. Non ci riuscì all’epoca Leonardo Acori, che fu sollevato dall’incarico proprio dopo l’unica gara giocata nella sua storia dal Benevento allo stadio ‘Moccagatta’ di Alessandria

Era il 6 dicembre 2009, sedicesima giornata del campionato di Prima divisione girone B (Serie C1, se preferite). I giallorossi, reduci dalla vittoria interna del turno precedente con il Perugia, fecero visita ai grigi per provare a invertire il poco invidiabile trend da trasferta (cinque sconfitte, due vittorie e un pareggio fino a quel momento). Non ci riuscirono, persero 1-0, puniti da un colpo di testa di Artico su cross di Fantini a inizio ripresa. La prestazione deludente spinse Oreste Vigorito e il fratello Ciro a optare per il cambio di guida tecnica. Via Acori, dentro Camplone. I risultati non premiarono la scelta, considerando che nello spazio di 13 giornate l’allenatore umbro sarebbe tornato in sella per condurre i sanniti ai play off poi persi contro il Varese

Era un altro Benevento, ossessionato dalla rincorsa alla agognata serie B completata soltanto sei anni dopo. Eloquente a tal proposito che l’unico di quella rosa a tagliare il traguardo in giallorosso sarebbe stato Piergraziano Gori (non prima di aver giocato anche altrove), che al Moccagatta figurò nell’undici titolare. Gli altri protagonisti del match furono Pedrelli, Ferraro, Landaida, Palermo, Ciarcià, De Liguori, Pacciardi, D’Anna, Evacuo e Clemente. A gara in corso subentrarono Cejas, La Camera e Castaldo, che fallì il gol del pari nel finale. 

Al ritorno il Benevento avrebbe vinto 3-1 al Ciro Vigorito (gol di Vacca, Rodriguez per gli ospiti, Evacuo e Castaldo), chiudendo la stagione al quinto posto, l’ultimo utile per partecipare ai play off. Quel torneo fu dominato dal Novara, che avrebbe completato l’opera la stagione successiva firmando il doppio salto con la promozione in serie A e firmando così un’impresa al tempo considerata unica nel suo genere. Curioso che lo stesso destino sarebbe toccato al Benevento solo qualche stagione più in là.