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Benevento – Nuovo Benevento, solite ambizioni. Il jet giallorosso prende sempre più quota, si perde tra le nuvole, vede il paesaggio sottostante rimpicciolirsi. La destinazione è chiara, la rotta è tracciata, ma c’è ancora qualche ora di volo da bruciare e la cabina di pilotaggio non può lasciare nulla al caso. Inzaghi, che il velivolo lo sta guidando senza incertezze, è alle prese con lavori di coordinamento non banali. Per la sfida con il Pordenone va apportato qualche piccolo accorgimento all’equipaggio, viste le defezioni di Schiattarella e Volta per squalifica, oltre che di Tello, Kragl e Tuia per infortunio. Non si tratta chiaramente di una novità, e visti i risultati delle precedenti occasioni non ci sarebbe neppure da preoccuparsi. 

I motivi per sorridere sono molteplici. Il Benevento nella trasferta di Cosenza è tornato a non prendere gol, ha sperimentato con buoni risultati la nuova coppia difensiva Caldirola-Barba e ha visto Montipò scalare posizioni nella classifica dei portieri con la più alta percentuale di parate tra serie A e serie B. Il novarese, grazie ai tre interventi su Pierini, è al primo posto assoluto con l’82% (dati Opta). In soldoni: a dieci tiri nello specchio corrispondono più di otto parate e meno di due gol. Un primato che va in parte condiviso  con i compagni, ineccepibili in fase di ripiegamento, ma su cui è evidente la firma dell’ex estremo difensore dell’under 21, abile a riscattarsi dopo il turbolento finale della scorsa stagione.

Più in generale, sul piano difensivo, c’è solo una squadra che ha fatto meglio nella B dell’era dei tre punti, il Vicenza 94/95, che dopo 23 giornate di campionato aveva collezionato 15 clean sheet contro i 14 attuali dei giallorossi. I biancorossi tuttavia alla ventiquattresima subirono gol dalla Fidelis Andria (1-1), e il Benevento potrebbe quindi eguagliarli domani se riuscirà a lasciare a zero il Pordenone di Tesser. I ramarri, tenendo conto unicamente delle gare giocate nel girone di ritorno, sarebbero terzultimi. A guidare quella classifica, a sorpresa, non c’è il la squadra di Inzaghi. Frosinone, Spezia e Salernitana, con tre vittorie e un pareggio, le sono davanti. Ma è un compromesso accettabile. Il vantaggio sulle prime inseguitrici, che si danno il cambio con frequenza sempre maggiore, nel frattempo è salito a +17. Sono in tanti a definirlo incolmabile già adesso, ma finché l’aritmetica non appone il suo sigillo è bene non perdere la rotta.