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Benevento – Due piccioni con una fava. Il Benevento cancella anche l’unica macchia della sua stagione, rifilando un poker al Pescara, unica squadra capace di battere la formazione di Inzaghi in questo campionato di serie B. Gara mai in discussione in uno stadio vuoto a causa delle porte chiuse e che regala ai giallorossi altri tre punti. Adesso sono venti le lunghezze di vantaggio sulla seconda (il Crotone) ma gli allunghi in classifica non fanno più notizia. Resta solo un vero avversario: la matematica, destinata a capitolare presto.

La partita – Cambiano pelle entrambi i tecnici per il confronto nel “deserto” del Vigorito. Inzaghi sceglie il 4-4-2, presentando una formazione inedita a partire dalla difesa. Fuori Caldirola, giocano Volta e Tuia al centro con Barba a sinistra. A centrocampo, senza Viola, c’è Del Pinto dal primo minuto. Legrottaglie rispolvera il 3-5-2 ma perde anche Scognamiglio. Giocano gli ex Memushaj e Bruno, in avanti tocca a Borrelli fare coppia con Galano.

Gli abruzzesi provano a rendersi pericoli in avvio, il Benevento tiene botta senza concedere grandi pericoli e alla prima occasione sblocca da grande squadra. Sau addomestica alla sua maniera un pallone in area e lo offre a Insigne, piatto sul palo lontano per spezzare l’equilibrio e allungare il momento d’oro dopo la nomina a calciatore del mese di febbraio. Quattro minuti dopo Insigne restituisce il favore al compagno. Nasce tutto da un errore di Bettella, il fratello d’arte intercetta e mette Sau nelle condizioni migliori di battere per la seconda volta Fiorillo. Il Pescara prova a reagire intorno alla mezz’ora, Bettella cerca di farsi perdonare ma Montipò devia la conclusione in angolo. L’occasione creata restituisce coraggio agli ospiti che sfiorano l’eurogol con Memushaj. Pregevole slalom dell’albanese tra le maglie della retroguardia sannita, fermato solo dalla tempestiva uscita di Montipò. Passata la tempesta, la Strega mette in chiaro le cose. Improta affonda sulla sinistra e pennella per la testa di Moncini un pallone da spingere solo in fondo al sacco.

Stesso copione nella ripresa, nonostante il Pescara passi al 4-3-3. Gli abruzzesi provano a reagire ma è il Benevento a divorarsi una grandissima occasione con Sau, tutto solo davanti a Fiorillo il sardo calcia sul fondo. L’estremo difensore ospite deve invece impegnarsi passato il quarto d’ora per alzare oltre la trasversale un tiro ancora di Sau. Evitata la doppietta dell’attaccante, a cancellare quella di Insigne è la diagonale di Crecco. Quando l’esterno napoletano veste i panni dell’uomo assist, però, il Pescara cade ancora e a punirlo è Improta con un facile tocco sotto misura. Dopo una parata di Fiorillo su Moncini, Inzaghi regala il debutto stagionale al giovane Basit. La gara non ha ormai nulla più da dire, i padroni di casa amministrano agevole mente sfiorando anche la quinta marcatura ancora con Moncini. 

Benevento-Pescara 4-0

Reti: 17’pt Insigne, 21’pt Sau, 33’pt Moncini, 26’st Improta

Benevento (4-4-2): Montipò; Maggio, Volta, Tuia, Barba; Insigne (28’st Kragl), Schiattarella, Del Pinto (38’st Basit), Improta; Sau (20’st Hetemaj), Moncini. A disp.: Manfredini, Gori, Rillo, Caldirola, Coda, Pastina, Di Serio. All.: Filippo Inzaghi

Pescara (3-5-2): Fiorillo; Bettella, Campagnaro, Marafini (37’st Diambo); Masciangelo, Clemenza, Bruno (14’st Melegoni), Memushaj, Crecco; Galano, Borrelli (25’st Maniero). A disp.: Alastra, Farelli, Pavone, Scognamiglio, Bojinov, Forte. All.: Nicola Legrottaglie

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini

Assistenti: Christian Rossi di La Spezia e Pietro Dei Giudici di Latina

Quarto uomo: Fabio Natilla di Molfetta

Ammoniti: Volta, Maggio per il Benevento