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“Sul completamento delle “tre gallerie”, proviamo a ricostruire cronologicamente i fatti.
Nel 2018 la Giunta comunale di Benevento approvava uno studio di prefattibilità tecnica ed economica relativo ai lavori di “completamento dell’asse interquartiere tra area Stadio, Rione Libertà e viale Mellusi con annessi parcheggi” per oltre 22 milioni di euro, ritenuti utili anche per una integrazione sociale tra il popoloso rione e la zona alta della Città, ed inserì il predetto piano nell’elenco triennale delle opere pubbliche”. Così in una nota Anna Maria Mollica di Sinistra Italiana Benevento

“Nel marzo 2025 è arrivato l’accordo da 30 milioni di euro – scrive – con la Regione Campania, finanziati con il Fondo Sviluppo e Coesione, per il compimento dell’opera, finito subito nel mirino di un Comitato di cittadini della zona alta, che l’ha definita inutile e dannosa, “uno spreco di danaro pubblico, un danno definitivo per gli abitanti di Via Martiri d’Ungheria”. Per i residenti di Via Avellino, invece, continua a risultare comunque necessario un ulteriore collegamento con la parte alta della città, che non sia quello esclusivo e densamente trafficato di Via Intorcia, in un percorso integrato con mezzi di mobilità sostenibile, a cominciare dall’installazione di una scala mobile e dal potenziamento di autobus urbani.
Nel Consiglio comunale del 26 marzo scorso, l’assessore ai Lavori Pubblici ha escluso categoricamente la richiesta dell’opposizione di attivare la procedura del dibattito pubblico, perché non prevista per la tipologia dell’intervento.
Il sindaco Mastella, in una successiva intervista ad un quotidiano locale, si è dichiarato aperto al dialogo, pur confermando di ritenere essenziale l’ultimazione dell’opera scelta quarant’anni fa tra i progetti dell’ing. Tedeschi ed inviata per il relativo finanziamento al Ministro del Mezzogiorno De Vito, che aveva telefonato al parlamentare Mastella comunicandogli di avere a disposizione dei fondi da destinare a Benevento.
Ad oggi, per approfondire la tematica, che vede il consigliere Abbate chiedere alla regione Campania di non completare le gallerie e di ritirare il finanziamento, ci siamo affidati alla disponibilità del giornalista e storico Mario Pedicini, che ci ha fatto da guida in un sopralluogo dell’opera incompiuta, e alla lettura dei quotidiani cartacei e delle testate online, su cui vengono ospitati gli interventi al riguardo di giornalisti, politici, comitati e tecnici.
È di questi giorni il contributo, in alcune interviste, dell’ing. Giulio Cesare Pedicini, estensore del progetto contestato, il quale ha dichiarato testualmente: “Non sono tre gallerie, bensì una sola galleria artificiale.” In interventi precedenti, era stato ricordato che fu l’amministrazione Pietrantonio a triplicare le gallerie, con una variante in corso d’opera che aveva finito per bloccare i lavori.
Recentemente, lo scontro si è acuito sulla previsione o meno delle gallerie nel PUC vigente.
Intanto, nel controverso dibattitto tra le parti, il Comune di Benevento rimane un convitato di pietra.
Per superare le anacronistiche fazioni cittadine, “di sopra e di sotto”, e per fare finalmente luce sull’intera vicenda, Sinistra Italiana chiede che su un tema così importante ed al tempo stesso così divisivo, mai illustrato alla popolazione, si attivi un confronto con la cittadinanza, utile a superare le contrapposizioni, ad esaminare tecnicamente i rischi e le opportunità collegati all’opera ed a trovare un’auspicabile soluzione di sintesi.
Sarebbe l’occasione per smentire la massima secondo cui: “La politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.”. Sinistra Italiana si impegna a prendersi carico di organizzare il predetto confronto pubblico, se l’Amministrazione comunale continuerà a rifiutarsi di farlo”.