- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Alla fine resta un solo rammarico, quello di non aver tenuto la porta inviolata. Il traguardo era a un passo, il Cittadella sembrava ormai alle corde, ma sarebbe stato un delitto per Diaw non sfruttare il regalo confezionato da Tello. Partiamo dall’unico elemento negativo perché rappresenta l’ago in un pagliaio di ottime risposte. Il Benevento di Inzaghi, contro il Cittadella, ha tirato fuori una prestazione da applausi. Gli avversari ci hanno messo del loro, presentandosi al ‘Vigorito’ con poche idee e scarsa concentrazione, ma ciò non va a scalfire i meriti di una Strega che ha fatto capire fin da subito i suoi chiari intenti. 

Il 4-4-2 offensivo varato da Inzaghi stavolta ha dato i suoi frutti, se non altro perché è aumentata l’intensità dell’interpretazione corale. Più ritmo, più spazi, più corsa per gli esterni, favoriti dal lavoro di grande sacrificio svolto dalle punte. Si può e si deve fare di meglio, viste le tante occasioni sprecate, ma rispetto alla sfida di Pisa i giallorossi hanno compiuto evidenti passi avanti nel fraseggio e nella pericolosità negli ultimi venti metri, e poco importa che i numeri della partita non rendano giustizia. A guardarli, sembra quasi che il Cittadella sia stato ‘sul pezzo’, ma l’evidenza dice tutt’altro. Il dato  dei tiri nello specchio, ad esempio, parla di 8-7 per il Benevento, ma Paleari ha compiuto almeno quattro interventi provvidenziali che hanno evitato una goleada storica.

E pensare che tra vigilia e primo tempo i segnali divini non erano stati incoraggianti. Schiattarella venerdì aveva alzato bandiera bianca per un problema alla gamba (ieri era in stampelle allo stadio), Del Pinto ha chiesto il cambio dopo 23 minuti per un problema alla coscia. A quel punto Inzaghi ha dovuto usufruire ancora una volta del suo jolly, Andrès Tello, spostato dalla fascia al centro del campo. Una carta che Superpippo sta plasmando con risultati alternati ma tendenti al positivo. Al netto dell’errore che ha portato al gol di Diaw, infatti, Tello si è speso in diverse iniziative sulla fascia in apertura di gara e ha fornito corsa e polmoni alla mediana nei restanti sessantacinque minuti. Il resto, lì in mezzo, lo ha fatto un Viola in versione ‘maestro’, prodigo di assist e verticalizzazioni che da sole, se tirate fuori, valgono il prezzo del biglietto. 

Ci sarà adesso tempo per pensare alle ultime ore di mercato. La ‘pausa Nazionali’ restituisce un po’ di serenità dopo un avvio frenetico, con Foggia chiamato ad approfittare di eventuali occasioni sul gong. Sembra portata a termine l’operazione Basit, mediano dell’Arezzo che andrebbe a tamponare un reparto attualmente preso di mira dalla sfortuna, ma sul piatto c’è anche la questione relativa al terzino sinistro, coi nomi di D’Orazio e Augello (più difficile, ne parliamo qui) sul taccuino del ds. Alla Salernitana, insomma, si baderà soltanto da martedì in poi. 

Foto: As Cittadella

QUI IL RESOCONTO DELLA PARTITA

QUI LE PAGELLE DEL BENEVENTO

QUI LE PAGELLE DEL CITTADELLA

QUI LE PAROLE DI INZAGHI

QUI LE PAROLE DI VENTURATO

QUI LE PAROLE DI CODA

QUI LE PAROLE DI CALDIROLA