Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Alessandro Rosa.
Confermo lo stato di inerzia segnalato dal Centro Aiuto alla Vita per quel che riguarda il verde pubblico a Rione Libertà.
Lo confermo perché se lo stato di inerzia si configura nel diniego di fronte a richieste che come amministrazione non possiamo soddisfare, allora sì, siamo stato inerti. Non è possibile, non secondo leggi e regolamenti vigenti, soddisfare le richieste di tutte le associazioni o privati, per quanto magari corrette almeno in linea di principio : esistono regole, parametri, limiti, semplicemente.
Altrimenti il giochino sarebbe facile facile: mi sveglio una mattina, faccio richieste totalmente irragionevoli, vado sui giornali a criticare l’ amministrazione che risponde picche.
Se invece rimaniamo nei crismi della normalità, allora è palese ed evidente che non si può parlare di stato di inerzia: nella zona (il Parco della Spina Verde), da quando sono in carica è stato inaugurato un Parco giochi donato da privati (McDonalds), gli sfalci sono stati costanti, ovviamente nel rispetto della normativa e del budget a disposizione, siamo ritornati a riparare cartelli e giostre rotte quando i soliti vandali hanno messo in atto la solita e triste opera devastatoria.
Solitamente sarebbe da apprezzare l’impegno di cittadini che vogliono aiutare nella manutenzione, non quando però dietro tale impegno c’è un tentativo evidente e palese di strumentalizzazione.
Strumentalizzazione evidente se si considera che il Rione Libertà è stato il primo quartiere ad essere sfalciato
Ci aiutino, i cittadini, ad evitare l’azione dei vandali, segnalando comportamenti scorretti ad esempio, non negli sfalci: per quello ci sono le squadre specializzate e un cronoprogramma apposito, stiano sereni.