Di seguito la nota stampa a firma del Benevento 5 dopo i fatti della gara contro l‘Italservice Pesaro e le conseguenti decisioni del Giudice Sportivo.
Con riferimento ai fatti asseritamente accaduti in occasione della gara Benevento 5-Italservice Pesaro del 27 aprile 2025, valevole per la 11^ Giornata di Ritorno del Campionato Nazionale di Serie A Maschile s.s. 2024/2025, la Società BENEVENTO 5 S.S.D. A R.L. intende, anzitutto, sottolineare, con fermezza e decisione, l’assoluta estraneità dei propri dirigenti e tesserati, ivi compresi quelli indebitamente ed erroneamente indicati nella delibera del Giudice Sportivo di cui al relativo Comunicato Ufficiale della Divisione Calcio a Cinque, a qualsiasi comportamento provocatorio, minaccioso o, peggio ancora, violento, nei riguardi di chicchessia.
Lo scrivente club ha da sempre improntato ogni momento del suo agire, nell’ambito dell’ordinamento sportivo e della vita quotidiana, al massimo rispetto delle regole e dei principi di lealtà, correttezza e probità, come suffragato dal costante impegno nel sociale e dalle innumerevoli iniziative a favore delle persone più fragili e bisognose di aiuto.
Qualora, peraltro, qualche soggetto non riconducibile al sodalizio sannita si fosse reso, al termine della partita di cui trattasi, in qualche modo responsabile di gesti ed episodi più o meno deprecabili e stigmatizzabili, la presente società esprime, sin da ora, intransigente ed incondizionata condanna per gli stessi e manifesta ampia e concreta disponibilità a collaborare con le Autorità istituzionalmente preposte, ai fini della individuazione e della punizione degli autori delle condotte in parola.
Nelle more, la compagine beneventana si è già attivata, sul piano giustiziale, per la tutela dei propri diritti e di quelli dei dirigenti inopinatamente coinvolti, mediante la proposizione di reclamo innanzi alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale della F.I.G.C. contro i provvedimenti sanzionatori statuiti in primo grado nonché attraverso la richiesta di intervento della Procura Federale per l’effettivo accertamento della verità, con riserva di qualsivoglia ulteriore azione nelle sedi opportune.
Tanto si doveva, a livello comunicativo, anche per evitare l’ingenerarsi di possibili strumentalizzazioni tendenti ad infangare il buon nome e l’immagine di chi ha fatto dello sport sano e pulito la stella polare del proprio operato.