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Benevento – “I Beni culturali della città sono mal gestiti e scontano una pessima organizzazione di supporto”. E’ stata molto diretta l’assessore alla Cultura di Benevento, Rossella Del Prete, intervenendo nel corso della Tavola rotonda “Benevento, tesoro ritrovato. Sinergie per conoscere e creare cultura”, che si è svolto stamani nell’Aula Magna “Giovanni Palatucci” del Liceo Classico “Pietro Giannone” di Benevento, cui hanno preso parte esperti, amministratori e operatori del settore.

Al centro della discussione, come giungere ad una migliore gestione dell’immenso patrimonio artistico, storico, archeologico che la città vanta ma che non riesce ancora a sfruttare, come dimostra il fatto che tutti i forestieri che giungono a Benevento restano sorpresi sia dalle ricchezze presenti, di cui poco sapevano, ma anche della incapacità di portarle all’attenzione del mondo esterno.

Nel corso della Tavola rotonda, curata dalla docente Paola Caruso, che è stata patrocinata dall’Ufficio Scolastico regionale, con la supervisione del dirigente scolastico Luigi Mottola, l’ esponente della Giunta Mastella è stata probabilmente la più caustica. Le sue denunce sono state delle vere e proprie sciabolate: l’assessore, che è docente universitario dell’Ateneo beneventano, ha detto che nelle Amministrazioni pubbliche mancano competenze specifiche per gestire il patrimonio culturale, artistico e storico della cittadina e la mancanza di una cultura sull’argomento si traduce in tutta una serie disservizi. Per non tacere, poi, ha rincarato la Del Prete, sul fatto che sino a poco tempo l’area sottostante lo stesso Palazzo Paolo V, in pieno centro storico era una vera e propria discarica a cielo aperto. Secondo la Del Prete, è assurdo che non si riesca a far pagare un congruo biglietto d’ingresso per i Musei: dappertutto l’ingresso si paga, ma a Benevento c’è il malcostume di chiedere l’ingresso quasi di favore.

Com’è stato sottolineato nel corso della Tavola Rotonda, il mondo della Scuola può fare molto, in particolare il Liceo Classico che è naturalmente vocato alla promozione della formazione umanistica dei suoi alunni e ha il suo cardine nello studio del patrimonio culturale, letterario e artistico.

Ma il vero problema sono le Istituzioni, che spesso mancano di progettualità. Ferdinando Creta, Direttore del Museo ARCOS, dell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento e del Museo Archeologico del Sannio Caudino di Montesarchio, ha detto che le Istituzioni debbono smetterla di essere autoreferenziali e cercare invece di mettere insieme sforzi e sinergie per far sì che il territorio possa essere al centro dell’attenzione dei visitatori e rispondere alla domanda di cultura. Creta ha annunciato che nei prossimi mesi il Teatro Romano potrà avvalersi di nuove tecnologie e di nuove opportunità per richiamare l’attenzione dei visitatori e riscattarsi così dopo anni di colpevole oblio.

Infatti ha annunciato Creta, a partire da giugno prossimo, il Teatro romano per 30 sere nei week end potrà essere accessibile nelle ore notturne con la funzione del video mapping.

Intervenuto questa mattina anche il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Il primo cittadino dopo aver sottolineato che a suo giudizio Benevento è più longobarda che sannita, ha però riconosciuto che le infrastrutture e i servizi non funzionano e per questo i visitatori potenziali vengono scoraggiati: è inconcepibile, ha detto Mastella, che la Gestione della tratta ferroviaria e automobilistica Benevento – Napoli Valle Caudina funzioni in modo così inefficiente.

Sul tema della valorizzazione il primo cittadino ha sottolineato come occorra essere comunità: ” Il Classico possa essere da traino a questa promozione”.

Articolato e composito il quadro che è emerso dall’intervento di Giuseppe Sauchella, Amministratore Unico della Società Sannio Europa, partecipata dalla Provincia, che si occupa proprio della gestione di un bella fetta di Musei del Sannio. A giudizio dell’Amministratore occorre una profonda riorganizzazione della rete dei servizi ed una nuova capacità di fare sistema.

Il Maresciallo Antonio Coppola ,del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, ha quindi illustrato l’operazione che ha di recente recuperato alcuni volumi sottratti alla Biblioteca del Liceo, dei quali uno è stato già restituito alla scuola.

Gli alunni del Liceo Giannone hanno infine presentato tre esperienze di studio e di recupero del patrimonio culturale, curata dalla docente  Paola Caruso e del docente Gianluigi Panarese: l’Itinerarium Epigraphicum Beneventanum, una guida per scoprire le antiche iscrizioni latine del centro storico; l’Inno ai Caduti per la Patria, scritto nel 1920 dal M.ro Gaetano Maffei per gli ex alunni del Liceo morti nella Grande Guerra e i Canti salentini eseguiti con strumenti tradizionali.