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Da un’imbeccata di quattro ragazzi lucchesi nasce BobbleBobble. “Eravamo in gita a Bergamo – hanno dichiarato a La Repubblica – ci siamo imbattuti in un negozietto di prodotti alimentari cinesi e abbiamo provato il Bubble tea, nato a Taiwan e molto diffuso anche in Cina. Non ci è piaciuto. Ma abbiamo pensato che meritasse una rivisitazione “italiana”. Così è nata BobbleBobble, il tea con le bolle. Non immaginavamo che un anno dopo la nostra bevanda sarebbe già diventata cult tra gli under 20 e un’impresa per noi», racconta Simone Simonelli, appassionato di cultura orientale, a Bergamo quelgiorno con Nicolò Ossino, che insieme a Riccardo Bianchi e Irene Del Prete hanno avviato l’originale e promettente azienda poggiata su una rete di negozi monoprodotto in franchising che somministra solo BobbleBobble: il primo punto vendita lo hanno inaugurato direttamente i ragazzi a Lucca a dicembre 2017, altri 9 sono spuntati a ruota in mezza Toscana. Ogni giorno ciascun negozio arriva a vendere fino a 400-500 bevute al prezzo di 3 euro l’una e il giro d’affari si sta moltiplicando. È una moda: i clienti – che sono giovanissimi ma arrivano fino ai 30 anni nelle città universitarie – fuori dai locali BobbleBobble si atteggiano ad adulti che sorseggiano un cocktail, che nel caso è un analcolico a base di tea.

Si può scegliere tra tea nero o verde rigorosamente preparato con le foglie essiccate, che è la base della bevanda, calda, fredda o tiepida a seconda dei gusti. Si seleziona poi l’abbinamento con estratti di frutta o cacao, e con palline gommose anch’esse ripiene di aromi naturali. La bevanda viene somministrata in un “bicchierone” usa e getta, tipo quelli usati per la Coca Cola alla spina, che viene chiusoda un coperchio con una grossa cannuccia al centro per aspirare bevanda e palline (il coperchio è sigillato o a cupola per custodire altre gommosi o snack giapponesi).

“Ora il nostro obiettivo è di espanderci a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale – dicono Simone e Nicolò -. A breve sbarcheremo a Pistoia e, primo punto vendita all’estero, ad Alicante in Spagna. Sicure sono inoltre le aperture di Benevento, Milano e Firenze. L’attività – sostengono i giovani fondatori – è redditizia anche per i licenziatari: l’investimento iniziale per aprire un nuovo negozio BobbleBobble non supera i 15mila euro e nel giro di 5 mesi si rientra delle spese e si inizia a guadagnare. Il nostro obiettivo – concludono i giovani imprenditori lucchesi – è far entrare la bevanda nell’immaginario collettivo. Presto inseriremo anche una componente food nei negozi con snack unici, prodotti originali orientali o americani per poi arrivare al passaggio 3.0: i Bobble Waffel, una sorta di crepes a forma di cono da guarnire a piacere e da mangiare insieme al BobbleBobble”.