“E’ stata la migliore edizione di sempre, un bilancio eccellente. Tantissimi visitatori, un livello del cibo elevato, una vera e propria corsa al rialzo per la qualità. L’obiettivo è quello di valorizzare l’intero territorio per offrire un ‘microcosmo di sensazioni’: non solo castagne e pecorino ma più complessivamente offrire qualità dell’ambiente, un benessere complessivo a partire dall’accoglienza”. Così il sindaco di Vitulano (Benevento), Raffaele Scarinzi, traccia il bilancio della trentaduesima edizione della Sagra della Castagna e del Pecorino Vitulanese che si chiude oggi nel centro sannita.
Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio De Filippo, presidente della Pro Loco Camposauro: “Ci siamo posti l’obiettivo di portare tanta gente a Vitulano, di far conoscere le nostre bellezze, i nostri antichi casali, le tante chiese, l’area montana di Camposauro. Non solo castagne – con la nostra varietà ‘enzeta’ – e pecorino, dunque, ma vogliamo valorizzare l’intero territorio e le sue caratteristiche uniche. Stiamo registrando visitatori dalla Toscana, dalla Puglia, dalla Calabria oltre che dalla Campania. Secondo una prima stima, possiamo dire che, a fine manifestazione, le presenze raggiungeranno quota 25mila-30mila. Più di un centinaio sono gli standisti presenti con prodotti enogastronomici ma non solo”.
E il sindaco Scarinzi aggiunge: “Vitulano ormai fa tendenza. In occasione della Sagra una coppia di professionisti ha annunciato il brevetto di un logo – ‘Vitulangeles’ – una maglietta ideata ad hoc da Elena Dragagna. Un altro modo per dare più forza all’identità del nostro territorio”.
L’evento è organizzato dalla Pro Loco ‘Camposauro’ in sinergia con il Comune ed in collaborazione con le associazioni locali e numerosi operatori del territorio, ed intende celebrare le tradizioni, i sapori e la cultura di una comunità legata alla castanicoltura, al pecorino e alla tutela dell’ambiente montano. Nel programma spettacoli musicali, mostre d’artigianato, laboratori tematici e attività culturali volte a promuovere la conoscenza delle tradizioni vitulanesi e la riscoperta dei sapori autentici del Sannio.
In occasione della manifestazione si è svolto anche un convegno, con la partecipazione di esperti del settore, sulla castanicoltura innovativa come volano delle zone interne coordinato dall’agronomo Sebastian Limata. Il prezzo di mercato delle castagne, è stato rilevato, può permettere un reddito di almeno 7000 euro all’anno ad ettaro: “Consideriamo che solo nel Comune di Vitulano ci sono quasi 400 ettari di castagno da legno, improduttivi e abbandonati, che potrebbero fruttare più di due milioni e mezzo di euro all’anno. Questo permetterebbe di valorizzare le aree interne, creare reddito, e dare un freno all’emorragia di emigrazione – spiega Limata – offrendo contratti di comodato d’uso gratuito demaniali a privati. Rispetto ad altre colture – conclude – la coltivazione del castagno non necessita di particolari trattamenti fitosanitari nè di microplastiche”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio De Filippo, presidente della Pro Loco Camposauro: “Ci siamo posti l’obiettivo di portare tanta gente a Vitulano, di far conoscere le nostre bellezze, i nostri antichi casali, le tante chiese, l’area montana di Camposauro. Non solo castagne – con la nostra varietà ‘enzeta’ – e pecorino, dunque, ma vogliamo valorizzare l’intero territorio e le sue caratteristiche uniche. Stiamo registrando visitatori dalla Toscana, dalla Puglia, dalla Calabria oltre che dalla Campania. Secondo una prima stima, possiamo dire che, a fine manifestazione, le presenze raggiungeranno quota 25mila-30mila. Più di un centinaio sono gli standisti presenti con prodotti enogastronomici ma non solo”.
E il sindaco Scarinzi aggiunge: “Vitulano ormai fa tendenza. In occasione della Sagra una coppia di professionisti ha annunciato il brevetto di un logo – ‘Vitulangeles’ – una maglietta ideata ad hoc da Elena Dragagna. Un altro modo per dare più forza all’identità del nostro territorio”.
L’evento è organizzato dalla Pro Loco ‘Camposauro’ in sinergia con il Comune ed in collaborazione con le associazioni locali e numerosi operatori del territorio, ed intende celebrare le tradizioni, i sapori e la cultura di una comunità legata alla castanicoltura, al pecorino e alla tutela dell’ambiente montano. Nel programma spettacoli musicali, mostre d’artigianato, laboratori tematici e attività culturali volte a promuovere la conoscenza delle tradizioni vitulanesi e la riscoperta dei sapori autentici del Sannio.
In occasione della manifestazione si è svolto anche un convegno, con la partecipazione di esperti del settore, sulla castanicoltura innovativa come volano delle zone interne coordinato dall’agronomo Sebastian Limata. Il prezzo di mercato delle castagne, è stato rilevato, può permettere un reddito di almeno 7000 euro all’anno ad ettaro: “Consideriamo che solo nel Comune di Vitulano ci sono quasi 400 ettari di castagno da legno, improduttivi e abbandonati, che potrebbero fruttare più di due milioni e mezzo di euro all’anno. Questo permetterebbe di valorizzare le aree interne, creare reddito, e dare un freno all’emorragia di emigrazione – spiega Limata – offrendo contratti di comodato d’uso gratuito demaniali a privati. Rispetto ad altre colture – conclude – la coltivazione del castagno non necessita di particolari trattamenti fitosanitari nè di microplastiche”.
























