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Benevento – Il Sannio è compatto nel dire “no” sia all’impianto biodigestore e al cogeneratore di energia elettrica e termica proposto dall’Energreen srl, sia alla centrale elettrica a turbogas della Società Luminosa presso l’area di insediamento industriale di Ponte Valentino.

Nel corso di due incontri differenti convocati questa mattina dal Presidente dell’ASI Luigi Barone presso il Centro Direzionale, dapprima il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e Soci fondatori dell’Asi stesso, nonché le rappresentanze del mondo produttivo, hanno condiviso un documento di netta opposizione ad un impianto come quello di Energreen che vorrebbe trattare ben 110mila tonnellate di rifiuti organici, oltre il triplo di quelli annualmente prodotti da tutti i cittadini sanniti.

La posizione delle Istituzioni e del mondo produttivo locale è stata riassunta da Nino Lombardi, Vice Presidente della Provincia, che rappresentava il Presidente Antonio Di Maria alle prese con il tampone Covid 19: “Non è assolutamente ammissibile che nell’Asi di Ponte Valentino venga realizzato un impianto monstre da 110 tonnellate proprio a fianco degli impianti produttivi di due prestigiosi marchi internazionali impegnati nella produzione della pasta alimentare e dei surgelati”.

Quanto alla richiesta della Società Luminosa, che vuole realizzare una centrale per la produzione di energia elettrica dal gas per 440 MWatt, ed un investimento da oltre 400 milioni di Euro, nel documento redatto al termine degli incontri si afferma che dallo stesso verrebbero “danni incalcolabili per la città”.   

Il documento di opposizione, condiviso da Istituzioni e forze produttive, sarà inviato alla Regione Campania ed agli organi ministeriali che stanno esaminando sia la istanza per il “rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale” (come si chiama in termine tecnico-bruocratico), alla Energreen srl, sia l’istanza della Luminosa. Nel testo non solo si legge che occorre salvaguardare una “eccellenza territoriale” quale è il polo dell’agroalimentare dell’Asi di Benevento; ma si assolve la stessa Asi, il cui comportamento viene definito “corretto” dalle accuse, rimbalzate da più parti, in quanto l’Asi, come si legge, “si sarebbe limitato a prendere atto” della richiesta di autorizzazione pervenuta.  

Su tali procedure si sta sviluppando in queste ore una formidabile polemica di natura politica. Il presidente dell’Asi, Luigi  Barone, ha sottolineato come dalla riunione odierna sia scaturita chiaramente una posizione contraria a quest’insediamento dal punto di vista  politico.