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Come prevedibile il rinvio del voto a ottobre ha rallentato le manovre in vista della sfida per palazzo Mosti. “Vediamo dopo Pasqua” è ormai la strofa più inflazionata tra quanti, sia nel centrodestra che nel centrosinistra, aspirano a sconfiggere Clemente Mastella.

Da parte sua, il sindaco e i suoi sherpa stanno utilizzando questa fase di stallo tra gli avversari per puntellare le liste, magari convertendo alla propria causa chi pure militava in campo ostile, come accaduto con l’ex segretario del Pd Marcello Palladino. “Altri verranno” – ribadisce la fascia tricolore.

Tornando agli sfidanti, del centrodestra si è scritto molto la scorsa settimana. Forza Italia e Lega hanno fissato al 10 aprile la dead line per Fratelli d’Italia, chiamata a riprendere posto al tavolo della coalizione: esito possibile – ma i berlusconiani devono rinunciare all’idea di candidare alla fascia tricolore Lucio Lonardo – ma non scontato perché nel partito della Meloni è forte la tentazione di correre da soli, puntando su Federico Paolucci.

Nel centrosinistra, invece, prosegue il lavoro sul programma, una nuova riunione per discutere di turismo è in programma per questa sera, mentre il confronto sul candidato sindaco entrerà nel vivo soltanto nella seconda metà di aprile. Ma intanto le diplomazie si muovono per limare le distanze.

Sul tavolo, come noto, c’è una sola proposta ufficiale, quella di Angelo Moretti, avanzata da Civico22. Ma è un nome sul quale l’intera coalizione non convergerà.

Più facile, allora, immaginare l’accordo su uno dei due profili emersi già da tempo, Luigi Diego Perifano ed Erminia Mazzoni. Il primo resta in pole position perché il suo nome sembra incontrare meno resistenze tra i protagonisti dell’alleanza: resterebbero da convincere, assicurano i beneinformati, soltanto i promotori di Civico22 e una parte del Movimento Cinque Stelle. D’altra parte, però, proprio il raggiungimento di un’intesa ampia e condivisa rappresenta la carta migliore per persuadere il diretto interessato a essere della partita.