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Montesarchio (Bn) – “Preghiamo per la sua anima ed accompagnamelo nella casa del Signore dove non esistono dolore o sofferenza ma solo la gioia di chi abita per sempre con lui.”

E’ iniziata così l’omelia di Don Ivan Bosco questo pomeriggio, nella chiesa della Santissima Trinità dove sono stati celebrati i funerali di Giovanni Parente deceduto a seguito di un’aggressione avvenuta durante una rapina nella sua abitazione.   

Uniti supereremo questo brutto momento–  ha detto Don Bosco  ai presenti  – siamo  qui per abbracciare  i familiari  che piangono la morte di  Giovanni. In particolare ci uniamo al dolore della  sorella Angelina che per tanti anni  ha vissuto con lui condividendo gioie e sofferenze. Giovanni Parente era una persona perbene, un grande lavoratore, silenzioso e rispettoso con tutti.   

La comunità è sconvolta perché non si può morire così la vita è bella  è un dono di Dio non si può farla finire in questo modo. Dobbiamo solo pregare per il bene comune costruire la civiltà dell’amore”.  L’omelia del parroco è terminata con questo pensiero:

Le persone cattive sono molte di meno delle buone,  ma solo se i buoni si vogliono bene e  collaborano potranno vincere i cattivi altrimenti questi ultimi prevarranno”.