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Una stagione dai due volti quella del Rione Libertà. Un grande avvio e il calo accusato nel girone di ritorno hanno caratterizzato l’annata della formazione guidata da Maurizio Pinto. Compiuto il salto di categoria, la compagine beneventana sembrava poter dire la sua anche in Prima Categoria, salvo poi doversi accontentare di un piazzamento a metà classifica, raggiungendo con largo anticipo quella salvezza che era nei programmi estivi della società.

Concluso il campionato posso ammettere di essere soddisfatto per come è andato“, racconta Stefano Bovio, una della colonne del Rione Libertà, “abbiamo disputato un girone di andata ad altissimi livelli, venendo un po’ meno dopo il giro di boa. Nel complesso, però, la reputo un’ottima annata, considerando soprattutto che eravamo una neopromossa“.

I giudizi positivi raccolti durante la stagione, però, si scontrano con il futuro del club. Nonostante il diritto acquisito sul campo di potersi presentare nuovamente ai nastri di partenza del prossimo torneo di Prima Categoria, il destino del club di casa al “Meomartini” non appare così scontato.

Non so dire cosa ci riserverà il futuro“, conclude Bovio, “il Rione Libertà è casa mia, questo è certo, ma bisognerebbe conoscere i piani societari per avere un quadro più preciso. Il mio desiderio sarebbe quello di proseguire questa avventura, se dopo sei anni, però, si dovesse consumare un addio si tratterebbe senza dubbio di una separazione benevola e senza strascichi. Sono eventualmente pronto a valutare nuove proposte, l’importante sarebbe trovare un progetto valido dove poter contribuire a creare qualcosa di bello e duraturo, portando con me stimoli nuovi e la voglia di vivere un’esperienza diversa“.