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Benevento – E’ stato firmato questa mattina un protocollo d’intesa  tra la Procura della Repubblica di Benevento, nella persona del procuratore Aldo Policastro e il commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, Generale di Brigata Giuseppe Vadalà. 

Dopo l’eliminazione dei siti di Durazzano e di Cusano Mutri, sono presenti ancora sette siti indicati nella sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2/12/2014, con la quale l’Italia è stata condannata a versare alla Commissione Europea somme ingenti a titolo di penalità per le discariche non bonificate. Per ogni discarica contenente rifiuti non pericolosi regolarizzata in conformità agli standard Ue sarà possibile sottrarre semestralmente 200000 €, mentre per ognuna contenente rifiuti pericolosi la cifra semestrale sottratta sale a 400000 €.

Ecco le discariche abusive ancora da bonificare: San lupo (I. Defenzola) Castelvetere di Valfortore (Lama Grande)  Tocco Caudio  (Paudone) Puglianello (Marrucaro) Pescosannita (Lame)  Sant’Arcangelo Trimonte (Nocecchia Pianella)  Benevento  (Ponte Valentino).

Con la sottoscrizione del protocollo, quindi, le parti si impegnano a collaborare e realizzare un consolidato scambio di informazioni finalizzato ad effettuare la bonifica delle discariche in modo rapido ed al contempo a  garantire elevati standard di legalità per gli iter amministrativi. La tutela dell’ambiente e del territorio si pone, pertanto, quale obiettivo del Protocollo d’Intesa al fine di migliorare il servizio alla collettività e restituire finalmente ai cittadini le porzioni di territorio manomesse grazie alla sinergia tra le istituzioni.

“Si tratta di discariche degli anni 80 che non dovevano essere attivate, ed ora è necessario intervenire su questi territori per bonificarli e restituirli ai cittadini” ha spiegato il Procuratore Policastro.“Tuteleremo l’ambiente e il territorio, e restituiremo questi luoghi alla collettività riqualificati e bonificati” ha concluso il  Generale di Brigata Vadalà.