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Benevento – Cinque punti in cinque partite. Benevento e Verona nell’ultimo mese di campionato hanno seguito fedelmente il trend che più genericamente le ha unite nell’ultimo triennio, considerando che nel 2016 entrambe trovarono la B (gli scaligeri però retrocedendo dalla A) e nel 2017 salirono insieme in massima serie per poi fare ritorno tra i cadetti la scorsa primavera. La media di un punto a partita – persino superfluo rimarcarlo – non ha nulla a che vedere con le ambizioni di inizio stagione, a cui sia Grosso che Bucchi sperano di allinearsi in fretta. Per farlo, il big match di questa sera può rappresentare un’occasione quanto mai succulenta sia per guadagnare terreno sulle posizioni di vertice che per provare a dare un doloroso schiaffo all’avversario. La Strega avrà il vantaggio del fattore campo, i veneti quello di poter puntare su un ventaglio di alternative ben più ampio rispetto a quanto possano fare i padroni di casa, il cui elenco convocati è pieno zeppo di calciatori utilizzabili solo a mezzo servizio. 

Qui Benevento – Le indicazioni di Bucchi in conferenza stampa vanno verso una direzione ben precisa. Il tecnico giallorosso ha escluso un utilizzo di Del Pinto dal primo minuto, ha palesato dubbi sul pieno recupero di Letizia e si è mostrato perplesso sulla tenuta di Antonio Nocerino. Scontata la conferma di Montipò tra i pali e recuperato Costa in difesa, si va dunque verso un impiego del centrale nella difesa a tre al fianco di Billong e Volta, con conseguente avanzamento di Di Chiara sulla corsia sinistra nel ruolo di esterno. A centrocampo Bucchi nell’emergenza potrebbe avere una carta ‘a sorpresa’ da giocarsi: salgono infatti le quotazioni di Buonaiuto, nel ruolo di mezzala o di trequartista (in questo ultimo caso il 3-5-2 diverrebbe 3-4-1-2), nel completamento di un reparto che potrà contare certamente su Tello e Bandinelli. Potrebbe essere questa l’opzione scelta per far fronte all’assenza di Viola che crea non pochi grattacapi. Capitan Maggio agirà sulla destra a tutta fascia nella speranza di fornire alla coppia offensiva composta da Asencio e Coda i tanto attesi cross da spingere in rete. 

Qui Hellas Verona – La pressione è palpabile sulle spalle di Fabio Grosso, a cui il presidente Setti nei giorni scorsi ha ribadito la totale fiducia da parte della dirigenza. L’Hellas Verona in estate ha costruito una rosa ampia e ricca di calciatori che potrebbero far bella figura anche in serie A, ragion per cui la piazza non ha digerito l’uscita dalla zona play off concretizzatasi nel turno scorso, quando il verona ha riposato. Davanti al portiere Silvestri, nel 4-3-3 d’ordinanza, qualcosa potrebbe cambiare rispetto alle scorse uscite. A sinistra dovrebbe rientrare Balkovec, con Crescenzi spostato a destra nel suo ruolo naturale dopo le ultime uscite in cui è stato utilizzato sull’out mancino; in difesa accanto a Caracciolo occasione per Dawidowicz, che spesso e volentieri in questa stagione aveva scambiato la posizione con Marrone giocando a centrocampo. L’ex Juve e Sassuolo stavolta dovrebbe giocare proprio in cabina di regia fungendo da riferimento per gli interni Zaccagni e Gustafson. In attacco Di Carmine sarà affiancato da Matos e Lee. Ancora una panchina per Pazzini, destinato a soffrire e giocarsi il posto nonostante il pedigree.