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Benevento – Esaurita la sosta di campionato dovuta agli impegni delle Nazionali, il Benevento si appresta a fare il suo ritorno in campo nel posticipo di domani sera (ore 21) contro il Livorno. A presentare la sfida con gli amaranto è stato il tecnico giallorosso Cristian Bucchi. L’allenatore della Strega è intervenuto questa mattina in conferenza stampa, affrontando diversi temi con gli organi di informazione.

Convocati – La partita di Pescara era un test per Antei, lavora bene in settimana ma non c’era mai stata l’occasione di vederlo in una partita vera. Ha avuto qualche fastidio, una cosa normale dopo il lungo infortunio e che ci da il termometro della sua condizione. Siamo tranquilli, non dobbiamo affrettare il rientro. Costa, Bandinelli e Nocerino hanno lavorato col gruppo, sono disponibili anche per giocare dal primo minuto.

Modulo – A me non piace parlare di moduli. Il punto di partenza è il 4-3-3, queste due settimane ci sono servite per affinare la condizione e recuperare qualche pedina. Questa sosta ci è servita anche per capire cosa dobbiamo fare: serve serenità, i momenti negativi possono portarti a buttare tutto all’aria o possono aiutarti a costruire. Mantenendo il giusto equilibrio possiamo essere una squadra forte.

Campionato – Sono state due sconfitte diverse. A Pescara, Balzano e Campagnarano hanno “picchiato” dal primo minuto, a differenza nostra. Dobbiamo vivere lo sporco di questo torneo, avere la sana ignoranza che serve in un campionato del genere. I ragazzi lo hanno capito, queste due settimane sono state utili per cementare il gruppo.

Pescara – Non mi ha lasciato dubbi, è stata un prestazione sbagliata da tutti. Tutti non abbiamo preparato bene la partita per mille motivi diversi, purtroppo capita. Il nostro inizio di campionato è stato condizionato dalla tipologia di calendario. Ci siamo ritrovati dal non giocare, all’avere un calendario fitto. Ho attinto tanto al turn-over per questo motivo, è normale fare fatica a centrare un blocco base. Adesso avremo una serie giusta di partite che mi consentirà di puntare su un gruppo che dovrà trovare il giusto equilibrio.

Viola – Cerco di non dare mai punti di riferimento. Dico alla mia fonte di gioco di non dare riferimenti e di muoversi. Viola ha l’intelligenza e la qualità per poterlo fare. Tutti i centrocampisti a mia disposizione possono essere play nello sviluppo dell’azione. Dobbiamo darci il giusto tempo per permettere a tutti di sentirsi a proprio agio in questo “vestito” nuovo.

Del Pinto – Lo stiamo monitorando. E’ nato tutto da un pestone ricevuto a Cittadella, lui è un guerriero e non si è voluto fermare ma già a Pescara aveva fastidio. Abbiamo sfruttato questo periodo per monitorarlo, vedremo quando potrà tornare a seguire la normale tabella di lavoro.

Calendario – Gli avvicendamenti ci saranno, magari saranno meno ampi rispetto al passato. Prima sono stati dettati da scelte ma anche da necessità, preferendo avere forze fresche, sia mentali che fisiche, ma togliendo qualcosa in termini di continuità. Col Foggia abbiamo perso per errori individuali, l’unica partita sbagliata veramente è stata a Pescara.

Sosta – Ho un grandissimo gruppo di lavoro, composto da ragazzi eccezionali, a volte poco cattivi. Sta a me farglielo capire, la “cazzimma” è alla base di tutto. A volte siamo troppo bravi, belli e precisi, invece dobbiamo fare anche la partita sporca come successo a Cittadella. Questo ho cercato di far capire alla squadra, dal punto di vista del lavoro e della professionalità non posso dire nulla a nessuno.

Carattere – Non si dimostra solo con la carriera. Maggio è un leader per atteggiamenti, è perfetto perché non si lamenta con l’arbitro o con gli avversari. In B però serve “sporcarsi”. Dobbiamo fare la partita tecnica e agonistica, il gruppo deve cementare la giusta mentalità. Dopo una retrocessione serve mentalizzarsi, per questo siamo partiti il 5 luglio. E’ un percorso difficile, come stanno dimostrando anche Verona e Crotone. Il pubblico è straordinario, ci sta dando una mano e continuerà a farlo anche nei momenti difficili. Sono io il responsabile unico di quello che accade in campo e non mi tirerò mai indietro.

Livorno – Sarà una partita difficilissima, non ci sono gare abbordabili e fattibili. Serve approcciarle e giocarle bene, a prescindere dall’avversario. Il Livorno è in un momento di difficoltà, verrà qui a fare la partita della vita e venderà cara la pelle. Dovremo pareggiare l’aspetto agonistico, senza farci prendere dalla smania di dover vincere fin dai primi minuti.

Puggioni – Ha offerto la cena in anticipo, siamo contenti per lui e per la sua famiglia. Se dovesse servirci un avvocato, però, sappiamo già a chi rivolgerci…