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Benevento – Partenza anticipata per Carpi, meta che il Benevento raggiungerà questo pomeriggio. Sabato prossimo i giallorossi di Cristian Bucchi proveranno a riscatta il ko contro l’Ascoli affrontando la formazione di Fabrizio Castori. Il tecnico giallorosso ha parlato questa mattina in conferenza stampa, presentando il match del “Cabassi“.

Ambiente – Dipende da quello che riusciamo a fare e a trasmettere. Ci prendiamo i fischi, se ci sono tante aspettative è perché ci riconoscono delle qualità. Questo ci deve inorgoglire, non deve essere un limite ma uno stimolo per voler rendere felici i nostri tifosi. A Carpi mi aspetto di vedere il Benevento, dobbiamo dimostrare di essere una squadra forte con contuinutà, di partita in partita. Esserlo a sprazzi, come fatto fino ad ora, non basta. Le sconfitte ci demoralizzano, ma tranne a Pescara abbiamo fatto tutto noi. I numeri non mentono: siamo il miglior attacco, abbiamo segnato in ogni partita ma abbiamo subito 13 gol. Non dobbiamo permettere agli avversari di rientrare in partita, la squadra forte questo non lo concede. Poi ci sono gli episodi sfortunati, come l’autogol di Volta. Vedo i ragazzi tutti i giorni e so quale è il loro potenziale, dobbiamo giocare da squadra vera.

Portiere – A Carpi gioca Montipò, una scelta a prescindere da tutto. Avevo già deciso di avvicendare il portiere dopo Pescara, solo che avevamo perso e ho rimandato il cambio. A Puggioni non vanno addossate colpe, ha sbagliato come tutti perché non c’è stata continuità da parte dell’intera squadra. Montipò è giovane e forte, entrambi possono darci tanto non essendoci una gerarchia precisa. In alcuni momenti un giocatore può dare più di un altro, stessa cosa vale per il portiere. Puggioni non esce per errori, è un leader importante ma voglio semplicemente vedere Montipò in campo. Ha un grande futuro, deve giocare con personalità e tranquillità. Ho la fortuna di avere tre portieri affidabili, in questo momento voglio vedere le caratteristiche di Montipò.

Gioco – Non ho mai parlato delle assenze perché non devono esserci scuse o alibi. A Pescara e con l’Ascoli ho avuti solo tre centrocampisti a disposizione. E’ il reparto che va più in difficoltà per i ritmi alti, perché c’è un dispendio maggiore di energie. Anche in difesa i ricambi sono stati pochi, Tuia non lo abbiamo mai avuto e Antei ha dovuto giocare in emergenza. Qualche volta abbiamo provato a giocare in maniera diversa, specie quando siamo andati sotto. Questa squadra deve trovare all’interno della partita il modo di essere pericolosa, senza dare riferimenti all’avversario. Normale che poi serve il guizzo del singolo, la giocata altrimenti davvero si diventa troppo schematizzati. Anche il tiro da fuori può essere una soluzione. Cose del genere voglio vedere da questa squadra, anzi le esigo. Tutto possiamo avere tranne problemi caratteriali, fossi un giocatore del Benevento mi sentirei un leone in gabbia in questo momento.

Qualità – Preferisco avere difensori che facciano bene i difensori. Neanche in Serie A vedo tante squadre con la qualità di poter fare partire l’azione da dietro, di Bonucci non ce ne sono molti in giro. Teniamoci stretti i giocatori che abbiamo. Contro una squadra che gioca e ti viene ad aggredite troviamo la nostra partita, contro una squadra che viene a difendersi e a chiudersi allora serve il colpo del singolo. Quando andiamo sotto ci crolla il mondo addosso, infatti solo col Lecce abbiamo rimontato. Invece serve il sano egoismo, la fame di andare oltre i limiti, di non accontentarsi. C’è un potenziale non ancora espresso.

Rosa – Non sono deluso da nessuno, abbiamo cose e dettagli da limare, quelli che fanno la differenza tra un buon campionato e un campionato importante. Il Palermo, ad esempio, ha fatto risultati ultimamente più di voglia, di fame. E’ lì che deve uscire fuori quel fuoco di non accontentarsi, vincere aiuta a vincere, la sconfitta non esiste. Non bisogna accettare le situazioni, dobbiamo determinare noi il nostro campionato, dobbiamo comandare noi le partite e non dobbiamo mai avere rimpianti.

Viola – E’ un giocatore che può ricoprire più ruoli, va sfruttato per le sue qualità. Bisogna dargli soluzioni diverse. A me piace che i tre di centrocampo ruotino, si scambino la posizione. Da mezzala mi è piaciuto, come mi è piaciuto da play. Nel calcio moderno un calciatore non si può fossilizzare su un’unica posizione.

Bandinelli – Ha lavorato con la squadra da martedì. E’ in buone condizione ed è disponibile. 

Assenti – Non ci saranno Maggio e Improta, due giocatori importanti. Improta ha avvertito un leggero fastidio, Maggio ha un problema all’adduttore e fa fatica in alcuni movimenti. Inutile portarli se non possono essere schierati.

Terzini  – Sono contento di Gyamfi, è un ragazzo che si è sempre applicato e impegnato. Quando ha giocato ha fatto sempre ottime partite. Mi piace tenere i giocatori sulla corda e scegliere solo alla fine, dando modo a tutti di potersi giocare il posto.

Carpi – E’ una squadra pericolosissima, che lotta e da sempre battaglia. Quando pensi che sia in difficoltà è invece nel suo terreno ideale. Lottano sulle seconde palle, attaccano la profondità e dovremo essere bravi a non concedere ripartenze. Non pensiamo di dover affrontare una squadra in difficoltà o di avere una partita facile, affronteremo una squadra in salute e che sta bene. Mi aspetto una battaglia in campo.

Gerarchie – Le fa il campo, il momento. Puggioni ha meritato di avere continuità, adesso non gliela tolgo ma voglio vedere Montipò.

Personalità – Il fatto di ribaltare poche partite dipende dalla determinazione. In alcuni casi siamo stati un po’ piatti, come a Pescara. Col Foggia e con l’Ascoli, invece, abbiamo sbagliato delle occasioni anche clamorose. Ci sono episodi, momenti che cambiano le partite e i campionati. Voglio vedere una squadra arrembante, che sia forte perchè lo fa vedere in campo. Voglio vedere dei leoni indomiti che non accettino quello che capita, nemmeno se stanno vincendo.