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Cosenza – Le parole di Cristian Bucchi al termine dell’impegno di campionato che ha visto il Benevento giocare sul campo del Cosenza. L’allenatore romano ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “San Vito-Marulla” per affrontare la formazione di Piero Braglia. Questi i temi affrontati in dal tecnico della Strega.

Partita – Le condizioni in cui abbiamo giocato credo fossero proibitive. Devo fare i complimenti alle due squadre perché su questo terreno hanno fatto una vera e propria battaglia, se le sono date di santa ragione dall’inizio alla fine. Potevamo vincere o potevamo perdere, non si sono create tantissime occasioni da gol, le hanno avute entrambe le squadre da situazioni sporche o palle inattive. Non era semplice, soprattutto sotto la tribuna e nella zona centrale dell’area di rigore il campo era molto paludoso e pesante, però entrambe le squadre hanno provato a vincere ed è stata un’ottima partita, soprattutto da un punto di vista agonistico.

Tattica – Non abbiamo certo fatto catenaccio, anzi abbiamo giocato con una mezzala come Buonaiuto, due punte di ruolo e due esterni come Letizia, un terzino di spinta, e Improta, un esterno puro. Avevamo diversi giocatori offensivi, poi ci sono le condizioni della partita. Le squadre hanno provato a giocare, partire dal basso e provare a sviluppare la manovra non era facile. Era proibitivo, per me era molti di più i rischi che le possibilità materiali di uscire palleggiando. Tutto sommato credo che le squadre ci abbiano provato, è stata una partita sporca, fatta di seconde palle, lanci lunghi e riconquiste. Non credo certo di aver fatto catenaccio, ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto di più e altri in cui abbiamo fatto soffrire il Cosenza. E’ stata una partita in equilibrio.

Cosenza – Ho visto la squadra che mi aspettavo, probabilmente rispetto alle ultime uscite hanno giocato con una difesa a cinque, pareggiando quello che poteva essere il nostro atteggiamento. Nelle ultime gare avevano giocato col 4-3-3 che poteva diventare 4-3-1-2 con Garritano tra le linee, questa volta ha rinunciato agli esterni pareggiando con D’Orazio e Corsi le nostre corsie laterali. Era una partita abbastanza bloccata, la superiorità numerica l’avevano le difese, schierate a tre contro i due attaccanti avversari. Questo non rendeva facile lo sviluppo, poi, e non è una scusa, il terreno di gioco è stato ovviamente un’altra componente importante. Ho visto un Cosenza vivo, che ci prova sempre e che se la giocherà fino alla fine.

Benevento – Siamo alla ricerca di continuità, di risultati. Stiamo migliorando in fase difensiva, purtroppo per lunghi tratti di questo campionato abbiamo preso troppi gol e per una squadra che vuole fare un campionato importante è inammissibile. Abbiamo cercato di trovare una quadra dietro, non è stato facile perché ogni partita ci mancano tantissimi calciatori. Contro il Cosenza in difesa mancavano Volta, Costa e Maggio, Tuia non l’abbiamo mai avuto ed era alla prima panchina stagionale, Antei è alla seconda partita dopo dodici mesi di calvario. A volte diventa difficile proprio mettere insieme un pacchetto difensivo. La quadratura di questo reparto, però, credo sia l’aspetto primario. Davanti siamo una squadra che le sue occasioni le crea sempre, è ovvio che in certi momenti lo facciamo con più qualità. In questo momento, oltre all’aspetto legato al campo, lo stiamo facendo un po’ meno, forse per una mancanza di serenità, di spensieratezza nelle giocate che avevamo all’inizio. Dobbiamo trovare equilibrio e continuità, di risultati e prestazioni.