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Pescara – Dopo la prima sconfitta in campionato con il Foggia, il Benevento è sceso in campo questo pomeriggio all’ “Adriatico“, ospite del Pescara di Pillon. La prestazione dei giallorossi è stata analizzata dal tecnico Cristian Bucchi nella sala stampa dell’impianto abruzzese. Diversi i temi trattati in conferenza stampa dall’allenatore romano, da quest’anno alla guida della Strega. 

Prestazione – Mi aspettavo altro, un approccio diverso. Nel primo tempo abbiamo fatto troppo poco come qualità e cattiveria. In un percorso di crescita deve esserci conoscenza e quella si ottiene vivendosi, facendo cose positive e negative. In questo momento abbiamo inevitabilmente dei punti deboli, come abbiamo dei punti di forza. Siamo tra le favorite, è vero, ma questo non deve diventare un limite, ci deve responsabilizzare. Dobbiamo pareggiare la grinta e la cattiveria agonistica, senza si fa fatica contro chiunque. Dobbiamo avere la voglia di crescere e migliorarci. Ho detto che dobbiamo darci del tempo, questo non deve essere una scusa o un alibi, ma un’occasione per non incappare in errori in futuro. Nulla è scontato, questo campionato è così e lo dimostrano i risultati degli altri.

Pescara – E’ una delle squadre più attrezzate, che ha anche quel pizzico di fortuna nei momenti della partita. Abbiamo pareggiato grazie a una giocata del singolo, non in maniera meritata probabilmente. Poi abbiamo preso il secondo gol ed è mancata la cattiveria, la grinta.

Trasferta – Non è un problema di giocare o meno fuori casa. Prima di parlare degli avversari dobbiamo avere la nostra identità, cercando la continuità di risultati. Non dobbiamo aggrapparci agli episodi e alla fortuna, dobbiamo crearceli e non dobbiamo avere rimpianti. 

Mentalità – Quando riprendi la gara non puoi non avere la cattiveria per non vincerla. Quando siamo carichi non puoi prendere subito gol, questo ti fa notare pregi e difetti di un gruppo. 

Meriti e demeriti – Il Pescara ha ottime qualità, è una squadra capace di chiudersi molto bene quando è in vantaggio. Dovevamo essere bravi a mantenere la partita su un determinato binario dopo il gol, ma è successo per troppo poco tempo. 

Antei – Era il momento giusto di vederlo in campo. Costa era indisponibile, Billong non ha lavorato con noi per tutta la settimana. Sapevamo stesse migliorando, volevo capire quanto.

Bandinelli – Nella rifinitura ha preso una pallonata sul polpaccio e non riusciva a camminare.