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Benevento – “Siamo amici, non mi fido delle sue parole. E’ un vecchio volpone e potrebbe rimescolare le carte”. Parole di Cristian Bucchi durante la conferenza stampa pre derby. Destinatario Stefano Colantuono, allenatore della Salernitana che domani sera sarà di scena a Benevento. Un rapporto, quello tra i due tecnici romani, nato calcisticamente nel 1994 a San Benedetto del Tronto, dove il 32enne Colantuono, professione difensore, vinceva con la Sambenedettese il campionato di Eccellenza marchigiano. Alle spalle già 13 anni di carriera, quella che invece pregustava di intraprendere un ragazzino nato nel 1977 e all’epoca 17enne. Nella formazione Juniores di quella stessa Samb militava, infatti, un giovane Cristian Bucchi, osservando da lontano la prima squadra e sognando di entrarne un giorno a fare parte. La sua carriera ha poi avuto una rapida ascesa, tanto che i dilettanti hanno lasciato spazio al mondo dei professionisti. Da quell’esperienza condivisa, Bucchi e Colantuono si sono rincorsi, hanno toccato tappe uguali senza però riuscire a difendere mai gli stessi colori. Entrambi sono stati calciatori dell’Ascoli ed entrambi hanno allenato il Perugia (seppur Bucchi abbia anche indossato la maglia biancorossa da calciatore). Il tecnico del Benevento ha guidato la Maceratese, società nella quale l’allenatore della Salernitana aveva militato da giocatore. I ruoli si sono ribaltati a Catania, ai piedi dell’Etna hanno visto Bucchi calcare il rettangolo di gioco e Colantuono sedere in panchina. Domani sera guideranno le rispettive squadre nell’atteso derby di serie B e, magari, prima del fischio di inizio si ricorderanno di quel campionato di Eccellenza vinto venti quattro stagioni prima in Riviera.