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La Campania è la tredicesima regione d’Italia per retribuzioni lorde annue percepite. Nello scenario tracciato dall’analisi di JobPrincing la media dei salari nella nostra regione si attesta a 26.576 euro annui contro i 31.692 della Lombardia, che domina – neanche a dirlo – la graduatoria. La provincia campana messa meglio all’interno del quadro reso noto dall’osservatorio è quella di Napoli, con circa 27mila euro di media, mentre quella messa peggio è Avellino (25.235).

I 107 capoluoghi italiani sono stati suddivisi in tre fasce di merito. Quelli dal primo al 36mo posto sono da considerare virtuosi, mentre quelli dal 73esimo al 107esimo corrispondono alla fascia ‘rossa’ della classifica, ovvero i peggiori per retribuzione pro-capite. Nel mezzo, in una fascia considerata ‘arancione’, tutti i capoluoghi sospesi nel limbo. E’ qui che si collocano sia Napoli che Salerno, primi in Campania ma comunque in calo rispetto allo scorso anno. Napoli, 66esima, ha perso quattro posizioni negli ultimi dodici mesi. Salerno, invece, è 64esima e ne ha perse ben 6. Più lieve il calo di Benevento, che è 74esima, quindi di poco fuori dalla fascia arancione, a causa delle due posizioni in meno rispetto a dodici mesi fa. Nel Sannio la media delle retribuzioni lorde è di 26.459, inferiore dello 0,4% rispetto alla media regionale.

E’ sintomatico il fatto che la top ten delle province italiane più redditizie da questo punto di vista sia composta per la maggior parte da luoghi settentrionali, con la sola eccezione di Roma. Milano domina con 34.302 euro, seguita da Monza-Brianza (32.161 euro), Bolzano (31.946 euro), Bologna (31.497 euro), Parma (31.488 euro), Genova (31.469 euro), Ravenna (30.830 euro), Reggio Emilia (30.730 euro), Lecco (30.529 euro) e, appunto, Roma (30.453 euro).

Al contrario non hanno di che esultare i comuni calabresi e delle due isole maggiori del Bel Paese. La maglia nera spetta infatti a Messina, 107esima, con 23.668 euro. Penultima Crotone (23.871 euro) e terzultima Ragusa (24.084 euro).  Le province che hanno perso più posizioni sono quelle di Cagliari (un tracollo, -13 rispetto al 2017), Sassari (-10) e Oristano (-8) che ci consegnano una situazione poco idilliaca relativa alla Sardegna. Benissimo invece Verbania-Cuneo-Ossola, Macerata e Matera, che hanno guadagnato tutte 12 posizioni rispetto all’anno solare precedente. Nel caso della ‘città dei Sassi’ ha influito certamente l’assegnazione del titolo di ‘Città europea della Cultura 2019’.

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