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Benevento – Le sezioni provinciali dell’Unione Nazionale Enalcaccia P.T. e della Federcaccia, viste le diverse voci e opinioni che letteralmente si rincorrono rispetto al redigendo regolamento di caccia al cinghiale nella Provincia di Benevento, con il presente e breve comunicato intendono chiarire il proprio pensiero e la propria opinione.               

In data 22.05.2019 tutte le associazioni sono state convocate presso i deputati Uffici Regionali per discutere la questione in menzione; in quella sede sia il Presidente p.t. dell’Enalcaccia Avv. Gianpiero De Lucia che il Presidente p.t. della Federcaccia Geom. Claudio Rosato hanno espresso le proprie volontà, soprattutto alla luce delle criticità riscontrate sul territorio, inutile ribadire che le osservazioni erano condivise.

Non riteniamo ora di proporre altre e nuove questioni rispetto al problema perché si confida nel buon lavoro e buon senso dell’Ufficio Regionale che alla seduta del 22 maggio sembra aver ben recepito e ben compreso le esigenze di tutte le associazioni presenti. Ogni ulteriore valutazione e proposta verrà dall’esame della bozza del nuovo regolamento che la Regione vorrà sottoporci.

Solo per dovere di cronaca vengono di seguito riassunte brevemente le richieste fatte dalle scriventi associazioni:

  • Numero minimo di componenti di ogni squadra di caccia al cinghiale pari a 30 cacciatori; questo servirebbe a ristabilire l’equilibrio preesistente e ad evitare da una parte lo smembramento delle squadre e, dall’altra, il moltiplicarsi di richieste per la concessione di aree che non sempre potrebbe essere garantite.
  • Ridimensionamento di tutte le AVCC esistenti secondo il criterio di eliminazione dalle stesse delle aree non vocate (uliveti, vigneti, aree seminative ecc.). Tale soluzione amplierebbe gli spazi aperti alle altre forme di caccia e garantirebbe una maggiore fruibilità del territorio da parte di tutti i cacciatori.
  • Eliminare le penalizzazioni per le squadre che non esercitano costantemente tale forma di caccia; se è vero che il “problema cinghiale” esiste, i risultati vanno valutati a fine stagione sugli abbattimenti e non imponendo un massimo di due “assenze” per tutta la stagione.
  • Fissare nel regolamento delle linee di principio solide dalle quali nessuna squadra può prescindere più che regole ferree da cambiare anno dopo anno.

Tali volontà delle scriventi associazioni sono state già espresse nella riunione convocata per il 22 maggio e siamo certi che l’Ufficio Regionale saprà tenerne conto, non crediamo sia ulteriormente necessario avanzare proposte per creare clamore, nuovi appetiti e inutili e momentanei proseliti.