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“Raccolgo con preoccupazione l’appello lanciato dalle segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, le quali hanno giustamente denunciato le crescenti criticità con cui sono costretti a convivere le lavoratrici e i lavoratori impiegati dalla Dussmann Service negli appalti ferroviari del Sannio nel settore della pulizia dei rotabili e degli ambienti ferroviari”. Così Giovanni Cacciano, Segretario Provinciale del Pd Sannio.

“Innanzitutto – prosegue il segretario Dem – intendo esprime la mia più totale e incondizionata solidarietà nei loro confronti: padri, madri, ragazze e ragazzi che si trovano senza colpa alcuna dinanzi a un’intollerabile situazione di precarietà dovuta alla riduzione delle ore lavorative. Una condizione che rischia di minare non solo la sicurezza economica di famiglie e lavoratori ma che incide negativamente anche sulla sfera personale: sulla dignità degli stessi e sulla loro psicologia”.

“Il Partito Democratico del Sannio – spiega Cacciano – sarà, senza tentennamenti, al fianco dei lavoratori e delle sigle sindacali in questa battaglia di civiltà. È il momento della responsabilità: servono scelte che mettano al centro il lavoro, la dignità e il futuro di chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale per tutti.

Perché la precarietà non è solo un problema contrattuale, bensì una condizione che incide sull’esistenza più intima delle persone. Lavorare con orari ridotti, con contratti a tempo determinato o part-time significa non avere una stabilità economica tale da poter programmare come si desidera la propria vita e il proprio futuro. Significa non permettere a una famiglia di poter accedere a un mutuo oppure – ancora più semplicemente – di poter vivere con dignità”.

“Ma il caso Dussmann Service deve, però – continua il segretario -, suggerirci anche un’altra riflessione e questa volta in merito allo strumento degli affidamenti tramite gare a ribasso.

Questo, infatti, sebbene a prima vista possa apparire come un sistema per garantire risparmio alla spesa pubblica, in realtà nasconde una vera e propria trappola per il lavoro e di conseguenza per i lavoratori; traducendosi quasi sempre in un taglio ai costi del personale, alla qualità dei servizi e, soprattutto, ai diritti dei lavoratori”.

“A Dussmann Service chiediamo – dunque – di rivedere questa sua politica e di trovare una soluzione diversa, che tenga conto dei diritti e della dignità dei lavoratori.

Temi sui quali chiediamo a gran voce intervengano anche tutte le istituzioni al fine di tutelare i livelli occupazionali, contrastare il precariato e garantire salari adeguati”, conclude Cacciano.