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Benevento – La voglia di provare a risalire subito in serie A. L’arrivo di Fabio Liverani in panchina. Due indizi che lasciavano presagire a una trattativa più semplice e agevole per portare Gianluca Lapadula a vestire la maglia del Cagliari.

La società sarda, invece, si è dovuta presto scontrare con la realtà dei fatti. I conti non tornano perché i sardi non hanno ancora trovato l’accordo né con l’attaccante, né con il Benevento. Salvo accelerazioni improvvise, Liverani dovrà riporre nel cassetto la speranza di riavere già dal 3 luglio, giorno del raduno, il bomber allenato durante l’esperienza di Lecce.

Nonostante l’assenso a vestire la maglia rossoblù, Lapadula non appare intenzionato a concedere “sconti” sull’ingaggio. Al Benevento, dove ha un altro anno di contratto, il peruviano guadagna 1,7 milioni, troppo per la compagine del presidente Giulini, intenzionato ad abbattere il monte ingaggi dopo la retrocessione in serie B. Da qui l’idea di spalmare la cifra su un triennale, ma tra domanda e offerta permane una consistente distanza.

La stessa che c’è tra Cagliari e Benevento sulla valutazione del cartellino. I sardi hanno avanzato un’offerta all’incirca di un milione di euro, una cifra non ritenuta congrua dai sanniti che, nonostante l’ultimo anno di contratto, non vogliono svendere il giocatore e iscrivere a bilancio una minusvalenza.

L’approdo di Coda al Genoa, dopo essere stato cercato dallo stesso Cagliari, potrebbe rappresentare uno stimolo in più per la compagine isolana, chiamata però ad alzare il tiro per accontentare Liverani. Il rischio, altrimenti, è che possano inserirsi altre formazioni su Lapadula. Il giocatore della Blanquirroja è appetito, solo in Italia, da Cremonese e Parma, interessate ai suoi gol per centrare la salvezza (i lombardi) o la promozione (gli emiliani) in serie A.