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Benevento – Ben 71 km e poco più di asfalto, una lunga lingua che mette in collegamento la città di Benevento con Caianello, paese del Casertano. Due i territori attraversati per una sola grande porta, quella che conduce all’autostrada Milano – Napoli, la via d’accesso per le grandi città del nord. Basti questo per capire quanto sia importante questa arteria, quanto sia unica nel suo genere. Un percorso affrontato in continuazione da pendolari, studenti, semplici viaggiatori di passaggio, gente che deve attraversarla se deve raggiungere la zona telesina o quella casertana. Una lingua d’asfalto che si è trasformata in una roulette russa. Giri il tamburo della pistola, chiudi gli occhi e speri che esca solo aria e non il proiettile. Immagine forte, non c’è che dire, ma rende l’idea di cosa sia la Telesina. E ieri la sorte si è distratta nuovamente. Ieri dalla pistola è uscito il colpo, l’ennesimo, e ne ha pagato le conseguenze un 27enne, giovanissimo e padre di una bimba bellissima, rimasta coinvolta e in lotta per cercare di rimanere aggrappata a questa vita, perchè, nonostante i traumi mentali e fisici, questa incolpevole creatura ha ancora tanto da fare.

La strada statale Telesina miete vittime e non serve nascondersi dietro a un dito. Il mix tra le condizioni del manto, le carreggiate non separate e i piloti avventati è esplosivo. Ma, se sulla mente di un uomo che si mette alla guida si può agire puntando sul senso di responsabilità, sulla condizione di questa strada si deve fare qualcosa. Si è parlato di raddoppi di carreggiate, rifacimento del manto, aggiunta di autovelox e tanto altro. Ma mentre si chiacchiera sul da farsi, chi si mette in viaggio deve chiudere gli occhi e sperare che dalla canna della pistola esca aria, ringraziando qualcuno lassù se si ha la fortuna di mettere comodamente i piedi per terra.